Le mura scoperte ad Ashdod
Recentemente, in cima ad una collina in Israele, sono stati scoperti i resti di spesse mura di pietra. Su questa collina, secondo la tradizione, venne sepolto il profeta Giona, il che fa pensare che l'occupazione del sito risale a quasi 3000 anni fa. La località è Giv'at Yonah, la collina di Giona, che sovrasta l'attuale città di Ashdod.Ebrei, Cristiani e Musulmani narrano che Giona, allontanatosi da Dio in una prima parte della sua vita, andò a predicare nella città assira di Ninive. Fuggito dalla città ed imbarcatosi, incorse in una tempesta che fece naufragare la nave che lo trasportava e Giona fu ingoiato da una balena, nel ventre della quale trascorse tre giorni e tre notti pregando. Queste preghiere gli procurarono il perdono di Dio. In alcune tradizioni, tra le quali quella musulmana, alla sua morte Giona fu seppellito proprio a Giv'at Yonah.
Pur non potendo confermare la presenza della sepoltura di Giona, gli scavi recenti sulla collina di Giv'at Yonah sicuramente confermano l'occupazione del sito durante l'epoca in cui è vissuto il profeta, tra la fine del VII e l'inizio dell'VIII secolo a.C.. I resti di mura tornate alle luce sarebbero quel che rimane di una fortezza che occupava sicuramente una posizione strategica, affacciata sul Mediterraneo, dove oggi c'è un faro. Probabilmente questa fortezza era, un tempo, occupata dagli Assiri, che governarono questa regione. Negli anni '60 del secolo scorso, uno scavo effettuato nelle vicinanze mise in luce resti simili di mura ed un ostrakon che attestava il dono di soldi, da parte di un certo Ba'altzad, a un luogo sacro.