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La collina più alta di Sara Aldegheri

Creato il 12 aprile 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Sara Aldegheri;

Sara Aldegheri Sara Aldegheri è nata nel 1985, vive e lavora a Verona. E’ appassionata di storia culturale e in passato è stata redattrice ed editor. Poi ha deciso di passare dall’altra parte della barricata e “La collina più alta” è il suo primo romanzo.

Sito: http://saraldegheri.blogspot.com

 

La collina più alta di Sara Aldegheri
Titolo: La collina più alta
Autore: Sara Aldegheri
Serie: #
Edito da: 0111 Edizioni
Prezzo: 15,00 €
Genere: Romanzo Sentimentale, Mystery, Narrativa Contemporanea
Pagine: 224 pg
Voto:
La collina più alta di Sara Aldegheri

La collina più alta di Sara Aldegheri
La collina più alta di Sara Aldegheri

Trama: Siamo nel sud dell’Inghilterra, è il 1768. Jane ha vent’anni, è una ragazza di buona famiglia, con le idee ben chiare. Ha due sorelle: la maggiore, Elaine, si è appena sposata; la minore, Emma, non vede l’ora di farlo. L’aria di casa, infatti, sta diventando decisamente pesante per tutte e tre: alcuni cattivi affari del capofamiglia e le frequenti malattie immaginarie della moglie stanno minando pesantemente la stabilità familiare. Jane ha un pretendente, ma sa benissimo che non è “una buona sistemazione” ciò che la farà felice. Sfidando le ire della madre e i silenzi di coloro che non esitano a voltarle le spalle, decide di rifiutare la proposta di matrimonio. E quando il padre si ammala gravemente e viene alla luce una verità terribile per tutte le donne della casa, è Jane ad essere incolpata della disgrazia che precipita sulla sua famiglia.

Recensione:

Questo romanzo ruota tutto attorno alla figura di Jane, una ragazza normalissima, se messa paragonata alla sorella, che invece è bellissima, con caratteristiche fisiche che saltano subito all’occhio e naturalmente, come vogliono le usanze dell’epoca, sposata. La nostra Jane non è attenta all’etichetta che vuole le donne di quel periodo storico sempre eleganti e mai in disordine, e vuole evadere assumendo comportamenti e atteggiamenti scorretti. Il peggiore di tutti i comportamenti, che porterà conseguenze a tutta la famiglia, è l’essersi rifiutata di sposare un uomo che avrebbe potuto risollevare la situazione economica della famiglia.
Jane ha anche un’ottima amica, Primerose, che sembra essere molto diversa da lei; educata, accondiscendente, sempre elegante e raffinata. Avrà una piccola parte anche lei nel romanzo, anche se, a mio parere, Sara Aldegheri ha lasciato un pò da parte i sentimenti di amicizia che legano le due ragazze. Appena avvenuto il distacco tra le due sembra che Jane proprio non ci pensi, che non le manchi. Anche quando finalmente riceve sue notizie non si espone più di tanto in pensieri profondi verso di lei, ha un atteggiamento quasi distaccato. Forse è stata una scelta narrativa dell’autrice ma questo aspetto a me un pò è mancato, il non parlarne abbastanza ha fatto apparire Jane come arida di cuore,poco interessata all’amicizia, un pò superficiale e menefreghista.
Veniamo poi al protagonista maschile del libro: il signor Hench. Fin da subito appare come un uomo burbero ma l’impressione che ne ricavo io dalle descrizioni del suo animo, è che si senta solo. Cerca in tutti i modi di trattenere Jane nel suo studio, di conversare con lei. Il lettore si trova a mio avviso un pò spiazzato da questa figura; i suoi sentimenti sono poco curati e il lettore vorrebbe conoscere qualcosa in più dei suoi sentimenti, invece l’autrice in pochi punti del romanzo ci fa scoprire il suo punto di vista. Leggendo mi chiedevo quali traumi possa aver subito il signor Hench, data la sua stranezza e imprevedibilità; invece niente ci spiega il suo bizzarro comportamento. Forse tutto è causato dai sentimenti che prova per Jane? Comunque sia ha un non so che di pazzo.
La storia è enigmatica e molti elementi ci spingono a proseguire la lettura perchè siamo incuriositi quanto Jane a capire il comportamento di Hench. La narrazione è in alcuni punti lenta anche se l’autrice trova dei pretesti per rendere la storia ancor più misteriosa come ad esempio la soffitta a cui nessuno deve accedere. E’ avvolta da un alone così misterioso che ci chiediamo chissà quale scheletro possa nascondersi li dentro… Ma una volta avvenuta la scoperta io mi sono chiesta..tutto qui?
La mia lettura è stata molto critica ma in fin dei conti la storia di Jane mi è piaciuta, tanto da pretendere forse troppo. Avrei voluto una storia più lunga, con personaggi meglio delineati e con un finale meno schietto. Perchè la fine rispetto a tutto il resto del libro è forse troppo semplificata.

 

Booktrailer:


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