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LA COMMEDIA UMANA - William Saroyan

Creato il 23 luglio 2013 da Lalettricerampante
LA COMMEDIA UMANA - William Saroyan E' da più di un'ora che mi sto chiedendo come fare a recensire questo libricino. Come fare a trasmettere tutto quello che mi ha lasciato. Come giustificare la sua semplicità quasi disarmante che però nasconde un'intensità che si trova in pochi, pochissimi libri.
Siamo negli anni '40, a Ithaca, una cittadina degli Stati Uniti da cui molti ragazzi sono partiti per fare i soldati senza sapere se mai ritorneranno. E ovviamente c'è chi aspetta, che tornino o che arrivi il telegramma per annunciare che non succederà mai più. A consegnare i telegrammi è Homer, un ragazzino di quattordici anni, rimasto orfano di padre, con un fratello in guerra e altri a cui badare. La mattina va a scuola, il pomeriggio lavora. Aspettando e sperando, ma continuando comunque a vivere, perché il mondo non si può fermare. Attorno a lui ruota tutta una serie di personaggi incredibili: dall'adorabile e curioso fratellino Ulysses, un bambinetto di quattro anni che  "era convinto di dover stare dovunque ci fosse qualcosa di interessante da vedere" e che quindi si caccia sempre nelle situazioni più disparate. C'è l'insegnante di storia Mrs Hicks che cerca di insegnare ai suoi ragazzi a essere semplicemente umani, indipendentemente da tutti:
Io mi sforzo di far sì che i miei ragazzi si comportino con onore. Di come appaiono in superficie non me ne importa nulla. Non mi faccio impressionare né dalle buone né dalle cattive maniere, l'importante è quel che c'è dietro. Che sia ricco o povero, brillante o impacciato, genio o semplicione, per me fa lo stesso, quel che conta è la sua umanità.

C'è il signor Spangler, che assume Homer anche se troppo giovane per lavorare perché sa che ne ha bisogno e che si occupa di lui e di chiunque altro venga a chiedergli aiuto. C'è la madre di Homer e Ulysses che cerca di insegnare ai figli a non avere paura, nonostante ce l'abbia anche lei:
"Le scuole servono solo a tenere i ragazzi lontano dalla strada, ma presto o tardi i ragazzi per strada ci devono andare, che lo vogliano o no. E' naturale che le madri e i padri si preoccupino per i loro figli. In realtà, non c'è nulla da temere. Il mondo è pieno di bambini spaventati, che si spaventano a vicenda. Cerca di comprendere," proseguì, "cerca di amare le persone che incontri. Ti aspetterò qui ogni notte. Ma non occorre che tu venga a parlare con me, se non ne hai voglia. CApirò. So che ci saranno momenti in cui non ti sentirai di parlare."
C'è il signor Grogan e ci sono i negozianti, e poi gli altri bambini e gli altri adolescenti. Insomma, tutti i personaggi che animano la vita di una piccola città, e che, nel loro piccolo, hanno sempre qualcosa da insegnare.
Il libro si compone di piccoli episodi, capitoletti che si susseguono e che si leggono d'un fiato, che nel loro insieme delineano la vita di questa città e del suo tentativo di normalità in un periodo che di normale non può avere nulla. Eppure la speranza non manca mai, anche nei momenti più tristi, perché alla fine a casa qualcuno torna sempre o in un modo o nell'altro non se n'è mai andato e mai se ne andrà.
Come dicevo all'inizio è un libro di una semplicità quasi disarmante, che fa sorridere e fa commuovere e che non cerca effetti speciali e colpi di scena che non siano quelli che la vita vera, la vita di ogni giorno, ti può dare. E quando arrivi alla fine, una fine che forse tutto sommato ti aspetti anche un po', ti accorgi di aver imparato parecchio da questo libro e dalla sua semplicità. E non potrai fare a meno di consigliarlo a tutti.
Titolo: La commedia umana Autore: William Saroyan Traduttore: Claudia Tarolo e Marco Zapparoli Pagine: 254 Anno di pubblicazione: 2010 Editore: marcos y marcos ISBN: 978-8871685458 Prezzo di copertina: 10 € Acquista su Amazon: formato brossura:La commedia umana

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