Premessa, non sono riuscita a finire il romanzo, quindi la recensione è, a mio avviso, inverosimile. La compagnia del Corvo di James Barclay viene definito un vecchio fantasy, probabilmente perché si avvicina al concetto di compagnia/amuleto/salvezza dell’universo. Ma se qualcuno cerca il collegamento col Signore degli anelli credo che le somiglianze si fermano alla parola compagnia.
Il volume sembra la descrizione dettagliata di un videogioco, di quelli di ruolo, quindi o vi piacciono o faticherete a terminare la lettura, e non potete immaginare il mio sconforto quando nel tentativo di farmi piacere il possente libro, oltre 500 pagine, mi sono vista ogni protagonista importante, quello di cui ti affezioni e per cui volente o nolente fai il tifo, morire miseramente, per venire in brevissimo tempo sostituito da altri personaggi, altrettanto forti, audaci, uomini o elfi che siano. E altrettanto mortali.
Non fraintendetemi, il libro è scritto bene, ha una sua struttura logica, i tanti protagonisti devono trovare i catalizzatori, unico strumento in grado di far funzionare una magia potentissima, il Ruba Aurora, magia devastante, arma indispensabile per uccidere definitivamente i cattivissimi ovvero i Lord Stregoni, maghi ultra arrabbiati tornati da un luogo imprecisato per distruggere l’intero regno.
Ci sono i draghi, i guerrieri, gli elfi, le dame, i maghi, buoni e oscuri, i demoni, in realtà non manca nulla per condire un dignitoso romanzo, anche la trama di base seppur banale, regge.
È il distacco totale verso i non protagonisti ad avermi fatto vacillare, una continua rincorsa, dove i colpi di scena invece di terminare con la vittoria del buono tolgono di mezzo una pedina per cambiare giocatore, con caratteristiche differenti, esattamente come nei giochi di ruolo.
Non sono riuscita a finirlo, se chi l’ha letto ha opinioni differenti, ben vengano, i commenti sono aperti.
Titolo: La compagnia del Corvo
Autore: James Barclay
Edito: Editrice Nord
Traduttore: Tissoni A.
Prezzo: 19,60 Euro, Ebook 6,99 Euro