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La Comune di Parigi: 72 giorni di storia dimenticata.

Creato il 02 gennaio 2012 da Gianna
La Comune di Parigi: 72 giorni di storia dimenticata.La Comune di Parigi: per la prima volta nella storia il proletariato arrivava al potere, e si parla di 140 anni fa. E anche se ebbe vita molto breve iniziò un lavoro che caratterizzò sufficientemente il suo vero significato e i suoi scopi. 
Essa sostituì l'esercito permanente, strumento cieco delle classi dominanti, con l'armamento generale del popolo, proclamò la separazione della Chiesa dallo Stato, soppresse il bilancio dei culti (cioè lo stipendio statale ai preti), diede all'istruzione pubblica un carattere puramente laico, arrecando un grave colpo ai gendarmi in sottana nera.
Nel campo sociale poté fare molto poco, ma anche quel poco dimostra chiaramente il suo carattere di governo del popolo, di governo degli operai.
Il lavoro notturno nelle panetterie fu proibito; il sistema delle multe, questo furto legalizzato a danno degli operai, fu abolito.
La Comune promulgò il famoso decreto in virtù del quale tutte le officine, fabbriche e opifici abbandonati o lasciati inattivi dai loro proprietari venivano rimessi a cooperative operaie per la ripresa della produzione.
Per accentuare il suo carattere realmente democratico e proletario, la Comune decretò che lo stipendio di tutti i suoi funzionari e dei membri del governo non potesse sorpassare il salario normale degli operai e in nessun caso superare i 6000 franchi all'anno.


“Parigi operaia, con la sua Comune, sarà celebrata in eterno come l’araldo glorioso di una nuova società. I suoi martiri hanno per urna il grande cuore della classe operaia. I suoi sterminatori, la storia li ha già inchiodati a quella gogna eterna dalla quale non riusciranno a riscattarli tutte le preghiere dei loro preti”. (Karl Marx)


Grazie a Paolo Schicchi per averlo ricordato e per avere così ben segnalato le iniziative per divulgare il ricordo di quei 72 giorni di storia importante di cui nessuno parla mai.


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