Riprendo l’ottimo articolo di Sara Gatti sulla comunicazione in Team per spostarlo su un altro ambito: la comunicazione allenatore-atleti e come migliorarla con l’allenamento mentale.
Saper parlare al team all’inizio della stagione o durante, a seconda dei risultati, stimolare i singoli, rinforzare il gruppo, non è una cosa semplice. Come allenatore devi riuscire a comunicare con la “testa”, ad esempio ragionare tecnicamente su aspetti della competizione, e col “cuore”, come alla vigilia di un incontro. E molto spesso non si possiede la formazione adeguata per avere una comunicazione efficace all’interno del gruppo. Parlo di formazione perché allenatori, come campioni, si diventa, non si nasce. Per questo l’importanza dell’allenamento mentale anche per chi della squadra deve essere la guida.
Come dice il prof. B.Bauer (1984) specialista in Psicologia e analista dei comportamento presso l'Università del Minnesota : “Non sempre i buoni insegnanti sono esclusivamente quelli dotati di caratteristiche innate, di qualità naturali che rendono loro facile trasmettere ad altri le proprie conoscenze. Certamente si può nascere con queste doti, ma ciò è piuttosto raro, oltre che estremamente frustrante per tutti coloro ai quali la natura non ha elargito questi doni. Fortunatamente è anche vero che buoni insegnanti si può diventare sviluppando la propria conoscenza delle leggi e dei meccanismi che regolano l'apprendimento e utilizzandoli per raggiungere una maggior efficacia didattica.”
“Allenarsi ad allenare le capacità di comunicazione ”: questo slogan dovrebbe rappresentare un punto fermo per tutti gli allenatori sia dilettanti che professionisti. Qualsiasi sia l'età degli atleti, dobbiamo sempre pensare che hai un potere educativo enorme nei loro confronti. Generalmente gli allenatori concentrano la loro attenzione e i loro sforzi alla ricerca di nuove metodologie di allenamento e tattiche sempre più sofisticate che consentano di avere quel qualcosa in più che li faccia prevalere sugli avversari. Ma il rapporto comunicativo tra l'allenatore e atleta e la capacità di comunicare efficacemente possono fare di un buon allenatore un ottimo allenatore. Indubbiamente alcuni hanno una dote innata che consente loro di comunicare in modo positivo con gli altri, e sono in grado di farsi capire e ottenere quanto desiderato senza particolare difficoltà. Ma non sempre avviene così. Qui entra in gioco il lavoro di allenamento mentale rivolto alla comunicazione assieme ad un mental coach.
Sono diversi gli aspetti sui quali bisogna lavorare. Uno ad esempio è la capacità di farsi capire. Siccome il contenuto di tutte le comunicazioni è costruito all'interno della mente di una persona, la sua individualità, i suoi bisogni, le sue esperienze, la sua “storia” incideranno su ciò che comunica. Un messaggio pertanto non è mai neutro, è sempre filtrato dalla “personalità” e dalle “esperienze” di chi lo emette. Allo stesso modo chi lo riceve lo integrerà con le proprie “personalità ed esperienze”. Come puoi essere sicuro che ciò che hai comunicato è stato realmente compreso?
Per assicurarsi di questo si devono ricevere dall’atleta informazioni sul fatto che quello che si vuole dire e quello che la persona ha capito sono la stessa cosa. Per esempio nella spiegazione di un gesto tecnico, grazie all’allenamento mentale, la capacità che puoi sviluppare consiste nel riuscire a “leggere” particolari segnali che l’atleta manderà al momento della spiegazione e della “dimostrazione” di ciò che gli è stato comunicato.
Ciò avviene già nel momento in cui si comunica con l’atleta: per esempio bisogna fare molta attenzione alla gestualità dell’atleta, osservare l’espressione del viso, degli occhi, delle spalle e altre azioni non verbali, aggrottamento delle ciglia, sguardo vuoto, assente, ecc.
Non è sempre efficace chiedere all’atleta se capisce o dire “comprendi?”.
Molte cose potrebbero spingerlo a dire SI’ anche se non capisce quello che si intende dire: insicurezza, imbarazzo di fronte ai compagni, ecc. E’ più facile chiedere all’atleta cosa ha capito e soprattutto cosa pensa di dover fare. In questo modo, facendo spiegare all’atleta ciò che ha capito del messaggio si ha l’opportunità di correggere qualsiasi incomprensione prima che inizi la ripetizione dell’esercizio. Questo eviterà l’insorgere di errori nell’esecuzione causati da una incomprensione nella comunicazione. E aspetto di fondamentale importanza, l’atleta condividerà la responsabilità della comunicazione con te: avendo dichiarato e dimostrato apertamente la comprensione di quanto espresso da parte tua, la sua concentrazione ora sarà completamente rivolta all’esecuzione e non più sulla comprensione.
Altri aspetti importanti dell’allenamento mentale sulla comunicazione e anche sull’allenatore stesso riguardano quale punto di vista trasmetterai agli atleti. Gli trasmetterai i comportamenti che avevi tu stesso in allenamento e in gara, sia quelli positivi, sia quelli negativi? E dove concentrerai l’attenzione degli atleti durante l’allenamento e poi in gara?
Di questi argomenti ne parleremo in altri articoli assieme, la congruenza della comunicazione e soprattutto la congruenza nella motivazione degli atleti … se richiedi impegno, dedizione, sacrificio ai tuoi ragazzi, tu sei il primo a mettere queste caratteristiche in campo?
Vi lascio con questo meraviglioso video di Julio Velasco. Anche se lo abbiamo già utilizzato penso sia uno dei migliori esempi di comunicazione efficace utilizzata da un allenatore.
Buon lavoro e a presto!
Di Luca Taverna