Ciò che maggiormente colpisce, parlando di genitori con figli adolescenti, è che un grande numero di questi si sente inadeguato o in difficoltà nel gestire il difficile compito di allevare i propri figli senza quella sicurezza che potevano avere i nostri nonni, e che oggi si è persa.
Si vive spesso con la consapevolezza che il nostro comportamento condiziona, anche involontariamente, i nostri figli, e ciò provoca indecisioni e dubbi sulle strategie migliori per educarli.
Quanto detto ci serve per riflettere sul fatto che il tema della comunicazione familiare si impone oggi come un’emergenza educativa e culturale. Far fronte a questa emergenza, sia per i genitori, che per i figli, non è semplice.
Diviene infatti sempre più necessario costruire un percorso di formazione reciproco genitori-figli, che sia un insegnamento alla "riforma del pensiero", come soluzione per rispondere alla complessità della realtà sociale odierna.
Riuscire ad elaborare di un progetto di vita familiare deve passare innanzitutto per la capacità dei genitori di impegnarsi nella comprensione della centralità della comunicazione durante tutto l'arco della vita dei figli, non in via statica, ma adeguandola ai cambiamenti e alla maturità acquisita dai figli man mano che crescono.
In famiglia, quando si conversa, si attua la pratica del libero e mutuo scambio di voci e di silenzi al fine di manifestare le proprie passioni, i propri affetti, le proprie intenzioni gli uni per gli altri.
Le parole che si scambiano in famiglia sono cariche di significati condivisi, che devono essere ascoltati per essere accolti e interpretati perché possano essere appresi dai figli oppure perché possano essere un segnale che arrivi ai genitori per poter intervenire a sostegno e soccorso dei giovani.