Questa conchiglia per me è un inno alla vita, alla speranza, alla determinazione... la voglia di non mollare, di andare avanti, nonostante le difficoltà. E' il desiderio di dare corpo e sostanza a un sogno e la sua costruzione lenta, fiduciosa e costante, fino alla realizzazione piena di sé.Sono molto affezionata a lei e così felice di poterla accogliere qui, tra le altre donne che popolano questa incredibile e fertile spiaggia. Voi la rendete viva, voi generate vita.
LA CONCHIGLIA DI BREZZA DI MARE
Foto di Brezza di mare
E’ da tempo, cara Nina, che volevo scrivere nero su bianco la mia storia, la nostra storia.. mia e di mio marito, ma non ne avevo il coraggio... non avevo il coraggio di mettere insieme tutte le fila del nostro cammino, perché avrebbe significato fermarmi e guardarmi dentro e toccare il profondo della mia anima; le emozioni sarebbero state troppo forti... troppo logoranti, troppo devastanti... Almeno inizialmente...Poi tutto è cambiato... ha preso un’altra forma....:paura, paura per lei, paura di non farcela ad arrivare a termine, paura che le potesse accadere qualcosa.... E quindi trascorrevo le mie giornate pensando solo a lei... a lei che finalmente era dentro di me... a lei che c’era....ed io ero solo per lei, staccata da tutto....staccata dal ricordo... Non potevo ancora raccontare... ero sospesa... sospesa con lei.....Ora che la posso vedere, toccare, annusare, ascoltare... ora posso sì, raccontare... ora posso scrivere la mia conchiglia e appoggiarla nella tua meravigliosa spiaggia. Quanto mi avete aiutata tu e le meravigliose conchiglie che tu hai raccolto.... Solo io lo so, solo noi.... Perché solo tutte noi che abbiamo vissuto un percorso così difficile... sappiamo quanta paura e, quanta speranza, quanta aspettativa e quanta delusione, quanto rancore e rabbia si nasconde in ogni curva, in ogni salita, in ogni dove di questa strada difficilissima. Quello che piu’ mi annientava, pero,’ era la solitudine.... La solitudine che noi “le diverse” viviamo in ogni istante. Io mi sono sentita tanto sola nel mio viaggio, non capita, non accolta, non abbracciata....Siamo guerriere solitarie, perché anche chi ci ama: il marito, la famiglia... nessuno puo’ capire l’intensità del desiderio, della speranza, delle delusioni che ci sovrastano... solo Noi... Per questo, cara Nina, il tuo blog, la tua spiaggia, per me sono stati indispensabili, sono stati un rifugio dove ho potuto condividere le emozioni, le sensazioni che altrimenti sarebbero stati per me. Travolgenti
La mia storia inizia con me... 38 aa fa....nascevo con una malattia genetica ... che nel corso degli anni mi avrebbe reso difficile camminare, impossibile correre.... Lentamente ingravescente, così mi dissero i medici e così è stato. Della mia infanzia ricordo tutto, tutte le difficoltà che la mia mamma ha attraversato per arrivare a una diagnosi, la sua speranza di trovare un modo per guarire. La sua delusione nell’affrontare la realtà,... ancora oggi mi dice “cammina bene”, Ma come? Come posso se non mi rispondono i piedi, se queste gambe fanno quello che vogliono.Della mia infanzia ricordo i medici, il colore delle pareti delle loro sale d’aspetto, le risa dei bambini, le prese in giro dei compagni di scuola, il sentirsi diverse in ogni circostanza, il dover fare i conti con i propri limiti anche nelle cose piu’ banali...Ricordo tutte le difficoltà... ognuna: dal prendere un treno che stava per partire, al dover rinunciare alla gita scolastica perché nessuno avrebbe rallentato il passo per me, alle innumerevoli cadute fatte, .... Nonostante tutto, questa malattia mi ha reso forte, mi ha imposto di trovare il coraggio di alzarmi ogni volta che cadevo, ma mi ha tolto anche tanto, mi ha tolto l’infanzia, , la gioia di poter correre a perdifiato nei prati, il divertimento di giocare con gli amici, la spensieratezza............ dell’essere bambina
Un figlio? Un figlio è sempre stato il mio sogno, da sempre , dal mio primo respiro... penso.... Era qualcosa a cui anelavo, ma che vedevo cosi’ lontano da me, così impossibile per me, ..... fino a quando ho incontrato l’amore della mia vita... l’amore che ha guardato oltre, ha guardato dentro di me, il mio cuore.... Fino a quando siamo diventati noi... e la voglia di un figlio ti sommerge... quel sogno desideri sia realtà...., vuoi una famiglia con tutta te stessa....Io che un figlio lo sognavo da sempre.... Ma come proteggerlo dalla mia malattia? Come permettergli di poter giocare serenamente, di correre, camminare senza problemi? Come garantirgli quella serenità che io non ho avuto... come? Inizio così a leggere, a studiare.... Sì forse un modo c’è... la diagnosi preimpianto... Inizio così, a conoscere un mondo che non mi apparteneva, inizio un cammino logorante fatto di analisi su analisi, rimbalzo da un luminare all’altro alla ricerca di chi puo’ darmi una speranza. .... Medici che mi scrutano, alcuni danno sentenze, altri nemmeno mi guardano negli occhi...Noi cerchiamo una speranza... non la troviamo... “è difficilissimo signora”, ci dicono, ma noi proviamo... abbiamo voluto provare nonostante le bassissime percentuali.... Ricordo la mia prima iniezione sulla pancia... ero cosi’ felice... non vedevo l’ora di farla.... Era un passo verso il nostro sogno...... quella iniezione la ricorderò per sempre....Quanta speranza!!!!Seguiva il primo pick up, poi un secondo ciclo, un terzo, un quarto ciclo di stimolazione e ogni volta lacrime.... L’età è inesorabile....la mia riserva ovarica era così scarsa che tutto quello che cercavamo di fare non dava i risultati sperati...Mi sentivo vuota... mi pareva di vivere in un mondo parallelo... tutto, per me girava in funzione di quando poter fare un nuovo ciclo di stimolazione.... Non volevo aspettare mesi tra un ciclo e l’altro, mi sembrava di perdere tempo, sentivo che di tempo non ne avevo...E andava sempre peggio.... L’ultima volta...,qualche giorno prima di un Natale, la dott.ssa mi guardò e mi disse....”Proviamo un'altra strada... pensateci...”. E’ bastato uno sguardo.... Quella strada l’abbiamo scelta nello stesso istante in cui io e mio marito ci siamo guardati... non abbiamo avuto alcun dubbio.... E così dopo qualche mese siamo entrati a far parte di quella percentuale, sempre maggiore, di italiani che emigrano... emigrano fuori da questo paese per rincorrere un sogno, per ricevere un dono.... Emigrano per dare dignità alla speranza e per poter realizzare la loro famiglia.... Di quei giorni in riva al mare... oggi assaporiamo il dolce sorriso della nostra bimba... Il mare l’ ha conosciuto dal primo istante in cui e’ entrata a far parte di me... Il sole, il rumore delle onde, la dolce brezza che ci accarezzava il viso... questo ha conosciuto fin dall’inizio di sé e di noi... quanto dolore, ma anche quanto amore c’è stato per arrivare fino a lei... Ho amato da subito ogni singolo istante di lei, la pancia che cresceva , i calci, il cuore che sentivo battere... ho amato lei e la sua voglia di vivere... perchè lei è sempre stata forte, la forza!!! Lei si è aggrappata a me con una tale potenza e un tale ardore che stretta, stretta al mio cuore ...è arrivata tra le mie braccia, tra le nostre braccia.... Lei è tutto di me fin dal suo primo istante, dall attimo esatto in cui è entrata a far parte di me.... Quanto amore....Un anno fa era ancora tutto così lontano, così incerto,così nebuloso.... Oggi vedo splendere il sole tra le mie braccia , e odoro il profumo del mare ogni volta che la accarezzo e la bacio.Nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza l’amore e la dedizione dell’uomo meraviglioso che ho accanto a me... nulla sarebbe stato possibile senza la forza di noi due insieme che siamo grandi, che siamo unici, che siamo NOI. Nulla sarebbe stato possibile senza il dono che, in un paese in riva al mare, ci è stato fatto e per il quale dico solo GRAZIE, grazie dal profondo del mio cuore e della mia anima... grazie perché anche io ho potuto diventare finalmente Madre... Io oggi sono madre, la sua mamma... io, proprio io, ora ho una figlia che è il mio sole, il mio universo, la mia immensità...., lei si è presa il mio cuore per sempre.... La guardo ora mentre dorme... con le sue braccine all’insu’ e le manine scoperte che non ne vogliono sapere di stare giu’, la guardo e ancora mi sembra un sogno.... Lei è qui per noi, con noi e in noi per sempre....
AGGIORNAMENTO LUGLIO 2014
Cara Nina.... i mesi sono trascorsi, mesi di amore puro, di gioia, di attimi incantevoli, mesi in cui viviamo ancora sospese di noi... io e lei, mesi in cui la nostra famiglia ha imparato a ridere finalmente spensierata... mesi in cui si assapora ogni attimo di lei......Mi sento in pace con il mondo per la prima volta nella mia vita. Ora voglio celebrare la vita e ringraziare del dono che mi è stato dato .... Ma non dimentico, non dimentico chi è ancora in viaggio, non dimentico che ci sono passata, non dimentico quella vecchina che hai incontrato in farmacia, non dimentico il dolore.... Non dimentico noi guerriere , perché sono ancora parte di voi, perché vi sento vicine, perché un abbraccio anche se virtuale, e qualche dolce parola so che fanno la differenza. ... Non dimentico la stretta al cuore che avvertivo e la voragine che mi si apriva alla vista di un pancione, non dimentico le lacrime....Quella stretta al cuore la sento ancora perché quel dolore è ancora parte di me e pronto a riaffiorare..... Ora, però, voglio celebrare la vita, perché lei è qui, lei è me, è noi, lei è vita.Lei mi dà una forza incredibile. Quando la tengo tra le braccia, sembra che anche le mie gambe possano volare, lei mi fa stare al sicuro... lei è la mia forza... e non c’è scogliera, non c’è montagna, non c’è salita che non rifarei per arrivare a lei....Vi abbracciamo tutte guerriere, perché il mio , il nostro pensiero è per voi... perché possiate presto provare questa gioia, questo amore travolgente e unico, perché il sogno possa diventare realtà.
Brezza di mare