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La concubina russa – Kate Furnivall

Creato il 30 gennaio 2014 da Ilariagoffredo

Cari amici, com’è il tempo dalle vostre parti? Qui in Puglia c’è un vento forte e piove, fa freddo, insomma le condizioni climatiche ideali per restare in casa al calduccio a leggere.

LA CONCUBINA RUSSA

Kate Furnivall

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La concubina russa

Trama

Cina 1928. In una città insidiata da ladri, pericoli e sofferenze di ogni sorta, la giovane Lydia ha dovuto imparare presto a sopravvivere. Proviene da una famiglia dell’aristocrazia russa, esiliata in seguito alla repressione bolscevica. A cinque anni ha visto morire suo padre e da allora il suo cuore è andato in frantumi. Ma Lydia non ha tempo per volgersi al passato, sua madre ha bisogno di lei e farà di tutto per assicurarle una vita dignitosa, persino commettere piccoli furti. È durante una delle sue uscite in cerca di fortuna che incontra il giovane Chang An Lo. Fra i due è amore a prima vista, è come se si fossero riconosciuti nella solitudine terribile che li sovrasta. Tuttavia, la loro complicità li spingerà a introdursi in luoghi in cui non avrebbero mai dovuto avvicinarsi: quelli delle lotte di potere fra comunisti e nazionalisti. Nonostante tutto sembri ostacolarli, in un’epoca in cui l’amore sembra la scelta meno indicata, Lydia e Chang non sono in grado di ignorare un sentimento che mostra loro, forse per la prima volta, una promessa di felicità.

Recensione

Il prologo cattura l’attenzione e suscita grandi aspettative. L’ambientazione è affascinante e originale e crea da subito un contrasto forte tra la vita quotidiana dei ricchi stranieri e quella povera della popolazione cinese. Interessanti sono anche i modi di fare degli individui di entrambe le parti, messi a confronto; in particolare la visione delle cose di Chang, il ragazzo cinese, intrisa del fascino della natura selvaggia. Lydia, la protagonista, è un’eroina moderna con un grande ascendente su tutti coloro che la circondano. Nonostante tutte queste belle premesse devo dire che ho trovato il romanzo un po’ noioso. Le vicende si svolgono una dopo l’altra e, per gran parte del libro, sembrano solo un elenco di fatti slegati tra loro; non ci sono mai punti critici e si ha la sensazione di attendere sempre qualcosa che non arriva. Ho portato a termine la lettura con fatica.

PS Il titolo non c’entra assolutamente niente con la storia.


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