Il secondo momento è quello di sabato sabato 19 gennaio, presso il Ridotto del Teatro Magnani di Fidenza dove, oltre a riprendere i dati significativi del rapporto sono state tentate delle conclusioni, qui sotto Amedeo Tosi ci anticipa la bozza del suo articolo che sta preparando per la pubblicazione sul prossimo numero del settimanale.
Non possiamo non riconoscere ad Amedeo tutta la gratitudine per averci permesso, con tempestività e completezza, di conoscere i risultati di una ricerca fondamentale per entrare nel futuro di questa nostra città che vedrà questi giovani protagonisti.
Ma principalmente bisogna dare il merito a Mons. Carlo Mazza di aver messo i giovani al centro del dibattito in modo scientificamente serio e strutturato, sono anni che si parla di giovani con tanto di assessorati vari ma questa ricerca (interessantissima) è il primo atto concreto ed utile e non sarà l'ultimo.
L'annuncio da parte del Vescovo del convegno giovanile diocesano che presumibilmente verrà nei fatti effettuato nel 2014 (un anno almeno di preparazione serve) già rivela l'intenzione di dare continuità a questa iniziativa.
Molti dati qualitativi espressi anche in percentuali interrogano fin d'ora il mondo degli adulti e quello della politica, spesso troppo autoreferenziale, cito solo un passaggio "I ragazzi di Fidenza tutto sommato si dichiarano molto o abbastanza soddisfatti della loro vita presente, mentre è evidente un problema di sollecitazioni del mondo adulto da sviluppare per poterli aiutare a guardare il futuro.".
“La condizione giovanile nel territorio di Fidenza” Sabato 19 gennaio 2013 - Ridotto del Teatro Magnani a Fidenza
“Questa ricerca è stata pensata anche in funzione del Sinodo dei giovani di cui rappresenta il primo passo per costruire quell'evento. I giovani sono molto meglio di come li conosciamo, ed hanno bisogno di noi non solo dal punto di vista materiale, ma soprattutto vogliono essere coinvolti e noi abbiamo in dovere di ascoltarli e di far rincontrare le generazioni”. Con queste parole il Vescovo di Fidenza mons. Carlo Mazza ha chiuso l’interessantissimo seminario sulla ricerca “La condizione giovanile nel territorio di Fidenza”, che si è svolto sabato 19 gennaio, presso il Ridotto del Teatro Magnani di Fidenza alla presenza del Presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli, di Piacenza Massimo Trespidi, del Consigliere Regionale Gabriele Ferrari, dell’assessore alle politiche sociali del comune di Fidenza Marilena Pinazzini, del dirigente scolastico dell’Istituto Itis Berenini Rita Montesissa, della Presidente di Enac Suor Luisa Merlin, del Parroco della Cattedrale e Presidente di “Progetto Link” don Stefano Bianchi, del Parroco di San Giuseppe Lavoratore don Felice Castellani, dell’Assistente Ecclesiastico Scout don Robert Lokossou e di tantissimi altre autorità, insegnanti, educatori, rappresentanti di scuole ed associazioni oltre a tanti cittadini. Una mattina intensa che ha visto come protagonisti i “nostri” giovani con la loro vita, le loro aspettative, i loro disagi e la loro grande voglia di futuro, che ha colto l’obiettivo di portare tutti ad una riflessione organica e strutturata sul mondo giovanile come non accadeva da anni nel contesto pubblico fidentino.
Ricerca sulla condizione giovanile nel territorio Sabato 12 gennaio 2013 - Sala del Cinema Cristallo a Fidenza Presentata la ricerca sulla condizione giovanile nel territorio della diocesi che ha visto coinvolti 600 giovani dai 13 ai 19 anni
Sabato 12 gennaio al cinema Cristallo di Fidenza sono stati presentati i risultati della “Ricerca sulla condizione giovanile nel territorio della Diocesi di Fidenza”, raccolti poi nella pubblicazione dal titolo “Generazione Facebook”, che ha visto coinvolti circa 600 giovani di età compresa tra 13 – 19 anni (il 10% del totale della popolazione giovanile), oltre a 7 focus group che hanno visto il coinvolgimento di circa 50 giovani. Alla base dell’indagine un questionario di 31 domande che è stato possibile somministrare grazie alla collaborazione delle scuole secondarie di I grado “Ungaretti” di Castelvetro Piacentino, “Barezzi” di Busseto, “Carrozza” e “Sant’Agostino” di Salsomaggiore Terme e “mons. Vianello” e “Zani” di Fidenza. Il Centro di formazione professionale “Enac”, gli istituti “Solari”, “Paciolo” e “Berenini”, ed i licei “D’Annunzio” e “Canossa” di Fidenza oltre all’istituto “Magnaghi” di Salsomaggiore Terme, completano il quadro di riferimento delle scuole coinvolte a dimostrazione dell’interesse suscitato dall’iniziativa fortemente voluta dal Vescovo di Fidenza mons. Carlo Mazza, e realizzata, sotto la guida scientifica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza che si è avvalsa del coordinamento operativo di “Progetto Link” della Diocesi di Fidenza. Dopo i saluti di Massimiliano Nuti, coordinatore dell’indagine per Progetto Link, l’atteso intervento del Vescovo di Fidenza mons. Carlo Mazza, che dal primo giorno del suo ingresso in diocesi ha messo i giovani al centro dell’attenzione della Chiesa di Fidenza. “ Alla Chiesa stanno molto a cuore i giovani – ha dichiarato mons. Mazza - li ama e li rispetta profondamente. Vogliamo che voi siate felici e che puntiate ad un progetto di vita forte che speriamo si possa realizzare. Proprio perché abbiamo a cuore il vostro futuro abbiamo promosso questa ricerca ”. Percorso che è stato possibile realizzare grazie alla collaborazione dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, della Provincia di Parma, della Provincia di Piacenza, dell’Ufficio di Piano del Distretto di Fidenza, del Gruppo cooperativo Colser, dalla Fondazione Cariparma e della Banca Popolare dell’Emilia Romagna.
Dati confortanti anche nel rapporto con la scuola e gli insegnanti che vedono normalmente per tutte le fasce di età e per tutte le scuole ampiamente positive le percentuali di qualità delle relazioni con gli insegnanti, con il dirigente scolastico e sul fatto di non sentirsi mai trascurati dai docenti. L’attenzione necessaria alle figure adulte porta però con sè il rischio di favorire da parte degli adulti un atteggiamento di controllo rispetto a quello della responsabilizzazione e del coinvolgimento attivo. Ne esce il profilo di un adolescente attento a sé e timoroso di mettersi in gioco nel sociale. In parte per poco interesse, ma in parte perché teme la logica dell’impegno definitivo che spesso gli viene presentato dagli adulti: il 40 % ha sempre assistito alle iniziative che si svolgono nel territori senza contribuire allo loro organizzazione; il 41% ha collaborato con altri per la loro organizzazione ma senza responsabilità e solo il 19% ha avuto ruoli di responsabilità nella loro organizzazione. Il prof. Triani ha poi spiegato come i ragazzi “abitano” il territorio in rapporto a ciò che esso può offrire. Interessante il dato della domanda relativa ai luoghi frequentati con gli amici: 32% bar o pub; 26% case private; 24% strutture o gruppi sportivi; 10% discoteche o locali notturni; 7% parrocchie o oratorio e l’l% le organizzazioni di volontariato. Punto sicuramente preoccupante che deve far riflettere, l’indagine sul rischio, che evidenzia come nel territorio indagato vi siano adolescenti che mettono in atto pratiche che possono compromettere seriamente la loro salute. L’indagine sul tipo di bevanda assunta fuori dai pasti lo conferma: il 41% non beve bevande alcoliche fuori dai pasti; il 25 % beve cocktail; il 19% birra; l’8% vino e il 7% superalcolici. Così come quella sulla frequenza con la quale si pratica sesso non protetto: nei 18enni il 61,4% mai; il 23,8 % qualche volta; il 7,9% abbastanza di frequente e il 6,9 % molto di frequente. Molto interessate e per certi aspetti dura la parte dell’indagine che coinvolge la religione. Su questo punto il prof. Triani scrive nelle conclusioni della pubblicazione questa considerazione: “I dati ci dicono come vi sia in atto una trasformazione profonda dell’appartenenza religiosa e del vissuto del credere. Si tratta di un cambiamento che richiede alle realtà formative di carattere religioso, in primis la Chiesa Cattolica, di interrogarsi sia sulla propria capacità di intercettare realmente, con i propri linguaggi e le proprie proposte, le domande fondamentali in ordine Ricerca sulla condizione giovanile nel territorio della diocesi al senso del vivere, che continuano ad abitare nell’animo dei ragazzi, sia sulla propria capacità di promuovere nelle nuove generazioni una comprensione non pregiudiziale ma intelligente dell’esperienza religiosa”. La domanda sulla frequenza della preghiera, escludendo la messa, lo conferma: il 30% prega solo in occasioni particolari; il 22% prega a volte ma senza continuità; il 18% prega tutti i giorni; il 29% non prega mai e l’1% non risponde. Infine le considerazioni sul futuro. Le ragazze e i ragazzi di Fidenza amano vivere intensamente il presente, ma diversi di loro fanno fatica ad immaginare il proprio futuro, rispecchiando la dinamica sociale in atto che fa fatica a ragionare “in grande”. Comunque il 27% dei giovani si ritiene “molto soddisfatto” della propria vita; il 56% “abbastanza soddisfatto”; il 14% “poco soddisfatto” e il 3 % “per niente soddisfatto”. Spazio quindi al dibattito condotto dalla sociologa di strada prof.ssa Graziella Giovannini. Ha quindi concluso la mattinata l’incitamento del parroco della Cattedrale don Stefano Bianchi che rivolto ai giovani ha detto: “Volate alto, i sogni sono dentro di voi e, come abbiamo visto di recente, le stelle non sono poi così lontane. Basta crederci!”. Amedeo Tosi