Iconoclasta presa in giro della nostra società e dei suoi modelli comportamentali, Le Palle è il nuovo lavoro dei La Confraternita Del Purgatorio, un gruppo a dir poco restio al lasciarsi incasellare nelle usuali gabbie di genere. Si potrebbe parlare di noise-rock portato alle conseguenze ultime, di estremismo sghembo e refrattario a ogni regola, ma si sarebbe ancora distanti dal preparare l’ascoltatore a questi funambolici scioglilingua sonori, veri banchetti luculliani per amanti del complicarsi la vita a tutti i costi. La cosa buffa è che alla fine il tutto ha anche un suo filo logico e un suo fascino perverso, come in “Gender Bender”, che si candida a singolo del lotto, quasi un funky fuggito dalla sigla di qualche serie poliziesca anni Settanta e finito in una centrifuga aliena. Tra motteggi insensati e provocazioni in note e parole, schegge di groove e melodie mai troppo stabili, cambi di piano e improvvisi stravolgimenti, ci si ritrova a rimbalzare come una palla pazza tra Painkiller, Mr. Bungle, Cop Shoot Cop, Minutemen, Lightning Bolt, Primus e chi più ne ha più ne metta, con il preciso intento di mettere a dura prova la resistenza del malcapitato con tanto di vocine stridule e declamatorie (“Barbiere”). Difficile riuscire a schivare tutti i colpi, impossibile amare tutto a scatola chiusa senza passare per ipocriti, perché il fine ultimo di Palle non è certo quello di occupare il posto d’onore tra i nostri dischi del cuore. Eppure alla fine è un disco che si guadagna l’attenzione e si fa seguire fino in fondo, fosse altro per una morbosa curiosità innata, oltre che per l’innegabile capacità di piegare a proprio piacimento l’idea stessa di canzone e di composizione, con lo spartito che diventa un’autostrada da percorrere contro mano e con numerosi fuori campo. A breve saranno in tour tra Italia e Francia, vederli dal vivo potrebbe essere il modo migliore per lasciarsi coinvolgere dalla loro follia compulsiva.
Date del tour
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