“A cosa stai pensando?” mi chiese.
“Nulla…una canzone”.
“Elvis?”
“Elvis”.
“Cantala”.
Il mio primo sospiro reticente fu interrotto dallo sguardo di lei.
Il Satori era lo sguardo.
“Wise men say only fool rush in…” cominciai in un sussurro…lei mi seguì con la voce, “…but I can’t help falling in love with you“.
Le voci si intrecciavano, si appoggiavano l’una sull’altra, liberate in alto come un segreto svelato, o un desiderio, nel cielo bagnato che copriva i tetti di Glasgow. La canzone gridata viaggiava sul Clyde, avvolgeva l’osservatorio, si arrampicava a spirale sul faro lontano, mentre le luci delle ultime case si spegnevano e noi pensavamo a tutto quello che ci sarebbe bastato, a tutto quello che non potevamo confessare e veniva liberato in una canzone.
“Shall I stay, would it be a sin… If I can’t help falling in love with you…“
Rieccoci con l’appuntamento del libro consigliato e questa volta parliamo di amicizia, amore e tanto, tanto rock’n'roll vecchia scuola.
La storia di Olga Campofreda è ambientata in una fredda ma vivace Glasgow e vede come protagonisti due studenti italiani e un’affascinante ragazza piena di vita (nonché batterista). Essendo i due musicisti a loro volta, perché non fondare un gruppo? E perché non presentare al pubblico scozzese il fantastico repertorio del Re del Rock, Elvis Presley?
Il rapporto sembra idilliaco e perfetto, proprio come il sound che esce dai loro amplificatori. Ma si sa, gli uomini e le donne concepiscono l’amicizia e l’amore in modi molto differenti ed il patatrac è dietro l’angolo.
“La confraternita di Elvis” è fresco, vivace e scorre molto veloce; oltre alla buona (giocoforza acerba, vista l’età dell’autrice) scrittura il suo successo è dovuto soprattutto alla storia universale che ci vuole raccontare: lui, il suo miglior amico e lei – chi non ci è passato!?
“La confraternita di Elvis” di Olga Campofreda – editore ARPANet