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La Conquista del West, racconto di una leggenda

Creato il 01 giugno 2012 da Postscriptum

La Conquista del West, racconto di una leggenda

 

La Conquista del West, titolo originale How the West Was Won, è un film del 1962 diretto da tre registi, John Ford, Henry Hathaway, George Marshall, e racconta la storia del west attraverso il racconto di una famiglia americana nell’arco di oltre 50 anni nel diciannovesimo secolo. Il film, prodotto dalla Metro Goldwyn Mayer, fu uno dei più grandi successi dell’epoca anche grazie al cast fantastico e vinse tre premi Oscar, miglior sceneggiatura originale a James R.Webb, miglior montaggio e sonoro, tratto dai racconti di Louis L’Amour, nome d’arte di Louis LaMoore, scrittore statunitense di successo, e messi in scena da Webb. Venne girato in Cinerama, tecnica molto dispendiosa utilizzata poche volte, che in pratica allargava in tre settori lo schermo del cinema, in una sorta di piano sequenza continuo, e si girava il film con tre cineprese diverse contemporanee. Questo creò problemi di distribuzione soprattutto in Europa, ma non fermò la grande popolarità della pellicola. La colonna sonora è stata composta dal maestro Alfred Newman, che oltre ai temi originali scrisse canzoni nuove in stile del vecchio west oppure rielaborò ballate originali, come “Shenandoah”, “When Johnny Comes Marching Home” e “Home in the Meadow”, insieme al coro diretto da Ken Darby. Il film è diviso in episodi ed è introdotto dalla voce narrante di Spencer Tracy, doppiato in Italia da Mario Pisu: il primo è “The Rivers”(i Fiumi) diretto da Henry Hathaway e ambientato attorno al 1830, quando la famiglia Prescott, guidata da Zebulon Prescott(Karl Malden) e la moglie Rebecca(Agnes Moorehead), con le figlie Lilith(Debbie Reynolds) e Eve(Carroll Baker), arriva nel west in cerca di fortuna, verso ‘the promises land’, e si imbarca sui fiumi che portano verso l’Ovest, in un viaggio tormentato durante il quale incontreranno il cacciatore Linus Rawlings(James Stewart), che li aiuterà a superare l’attacco dei briganti e un tentativo di rapina, che si concluderà con la morte dei genitori Prescott, ma con Eve che troverà l’amore di Linus e Lily che andrà ancora in cerca di un futuro.Linus Rawlings è James StewartIl secondo episodio è “The Great Plains”(le Grandi Pianure) diretto da Henry Hathaway e segue la nuova avventura di Lily che è divenuta cantante e ballerina nei saloon del Nord Ovest, dove intorno al 1850 è scoppiata la febbre dell’oro, con i ricercatori a caccia di fortuna. Lily riceve una miniera in eredità in California, e parte con una carovana guidata da un suo corteggiatore, Roger Morgan(Robert Preston) che lei respinge, e del giocatore di carte di professione Cleve Van Valen(Gregory Peck), che è molto interessato alla ragazza e all’oro. Ma in realtà la miniera è vuota, così Cleve abbandona Lily, salvo rincontrarla su un battello sul fiume Sacramento e convincersi a sposarla.Cleve Van Valen impersonato da Gregory Peck Lily Prescott è Debbie Reynolds James Stewart Carroll BakerIl terzo episodio è “The Civil War”(La guerra civile) diretto da John Ford, che racconta tra l’altro la battaglia di Shiloh, dove troviamo Zeb Rowlings(George Peppard), figlio di Linus e Eve, arruolato nell’esercito del Nord nella guerra di secessione tra 1861 e 1865, da cui torna a casa da ufficiale per aver salvato la vita da un attentatore durante una notte al Generale Grant(Henry Morgan) e al Generale Sherman(John Wayne). Ma nel frattempo Linus e Eve sono morti, e Zeb lascia tutta la fattoria della famiglia al fratello. Il quarto episodio è “The Railroad” diretto da George Marshall, ed è ambientato negli anni successivi alla guerra di Secessione, in cui Zeb Rawlings prosegue la vita militare e deve tutelare il lavoro di costruzione della ferrovia verso l’Ovest da parte del ricco Mike King(Richard Widmark), affarista senza scrupoli, che per abbreviare i tempi vuole passare dal territorio indiano: ma Zeb cerca di impedirgli ciò con l’aiuto del cacciatore Jethro Stuart(Henry Fonda), che tiene buoni rapporti con gli indiani, ma non servirà, poiché King riesce nel suo intento e passa attraverso i territori indiani, che reagiscono scagliando contro una mandria di bisonti che distrugge in parte il cantiere.Richard Widmark interpreta Mark KingHenry Fonda interpreta Jethro StuartIl quinto episodio è “The Outlaws”(I Fuorilegge), diretto da Henry Hathaway, in cui Zeb, divenuto Sceriffo federale, riceve la proposta da parte della zia Lily, rimasta vedova, di trasferirsi con lei e la famiglia in un ranch che aveva acquistato con Cleve. Zeb, d’accordo con la moglie Julie(Carolyn Jones) e i tre figli accetta la proposta, ma prima deve eliminare il bandito Gant(Eli Wallach), che vuole vendicare la morte del fratello, altro bandito ucciso da Zeb, che verrà aiutato nella missione dallo Sceriffo Lou Ramsey(Lee J.Cobb). Dopo questo, Zeb partirà con la famiglia alla volta del ranch, in una scena finale attraverso le montagne simbolo del West.George Peppard nel finaleLa spettacolarità delle scene di movimento come la zattera sul fiume in “The Rivers”, il viaggio della carovana in “The Great Plains”, la battaglia di Shiloh in “The Civil War”, la carica dei bisonti in “The Railroad” e il duello tra lo sceriffo Zeb e Gant in “The Outlaws” rendono l’idea dei mezzi che la produzione mise a disposizione dei Registi, che sfruttarono le proprie abilità e il cast fantastico che si trovarono davanti, con attori come John Wayne, Gregory Peck, Henry Fonda, George Peppard, James Stewart, Richard Widmark, Eli Wallach solo per citare alcuni tra i più importanti dell’opera. La storia del west, attraverso il diciannovesimo secolo, con i fatti più importanti, come la febbre dell’oro, la guerra civile e lo scontro eterno tra sceriffo e bandito. La colonna sonora di Alfred Newman inoltre, completa tutto grazie alla maestria del compositore. In un cinema americano che fece epoca, sarebbe forse difficile oggi mettere insieme un cast del genere, anche perché la disponibilità delle stelle di allora non la troviamo, a mio avviso, in quelle di oggi, e soprattutto manca il coraggio ai Produttori di provare a realizzare film di questo tipo, che non sia solo di genere western, ma anche con un racconto di altro periodo storico. L’idea di raccontare la storia di una famiglia e con essa la storia americana, è quanto di più semplice e ideale allo stesso tempo per un film che ancora oggi viene riconosciuto come uno dei migliori del suo genere, Il mito del West rivive per sempre.


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