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La Consulta boccia nuovamente la Regione Basilicata in tema di Intese sul petrolio

Creato il 16 ottobre 2013 da Ecodibasilicata

La Corte Costituzionale con Sentenza n.239 del 11 ottobre scorso ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale promossa dalla Regione Basilicata, dell’articolo 38, comma 1, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 (Misure urgenti per la crescita del Paese), convertito, con modificazioni dall’art. 1, comma 1, della legge 7 agosto 2012, n. 134, in riferimento agli artt. 114 e 123 della Costituzione. La Consulta ha dichiarato in sostanza non fondato il ricorso anche in riferimento all’art. 117 della Costituzione e al principio di leale collaborazione in materia di Intese per permessi econcessioni petrolifere…

Dopo la bocciatura della Consulta della cosiddetta “moratoria bluff” proposta daell’ex governatore della Regione Basilicata, Vito De Filippo e votata dal consiglio regionale – fa rilevare la Ola – la nuova bocciatura della Consulta riguarda anche l’art. 1 della legge 23 agosto 2004, n. 239 (Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia). In particolare, detta legge, all’art. 1, comma 7, lettera n), stabilisce che le disposizioni inerenti la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, ivi comprese le funzioni di polizia mineraria, adottate per la terraferma, sono poste in essere dallo Stato d’intesa con le Regioni interessate.

La Regione Basilicata evidenziava nel ricorso come la normativa nazionale vigente in materia di conferimento dei titoli minerari in terraferma prevedesse sempre tale intesa.

A seguito di tale sentenza della Consulta – fa rilevare il prof. Enzo di Salvatore in una sua nota di commento inviata alla Ola- il problema concerne tutti i procedimenti in corso di cui l’art. 38, troveranno rapida risoluzione nel caso che la Regione dovesse essere stata inerte (e cioè non esprimersi entro 150 giorni). Il Governo, dopo aver accordato ulteriori 60 giorni alla Regione, adotta unilateralmente la sua decisione e rilascia permessi o concessioni petrolifere senza la partecipazione della Regione.

La Ola fa rilevare che la sentenza della Corte Costituzionale avrà sicuramente ripercussioni sulle intese istituzionali pregresse e quelle future imprimendo una brusca accelerata alle autorizzazioni per nuove istanze, in presenza di procedimenti VIA avviati e/o conclusi con esito positivo.

pozzo petrolifero 1


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