Tommaso Sorchiotti nel suo racconto traccia le caratteristiche che secondo lui dovrebbe avere un mentore: esperienza e affinità di spirito. A queste aggiungiamo anche una contagiosa umanità della protagonista del suo racconto. Vi ricordiamo che fino al 30 settembre è possibile donare due euro inviando un sms al numero 45507 o cinque euro dal telefono fisso per “Cambia la vita di un bambino” iniziativa di Mentoring Usa Italia Onlus
Sbarcai nella sua terra, dopo esserci incontrati per caso due mesi prima. Catania è una città strana, capace di affascinare, disorientare e riempirti allo stesso tempo. Ci fu poco tempo di esplorare insieme la città. Ma avemmo modo di parlare e conoscerci. E da allora Nika diventò una consigliera e una guida.
Dalle questioni più semplici ai grandi problemi che ho dovuto affrontare lei c’era, nonostante impegni e i km di distanza. Certo, la tecnologia ci ha aiutato tantissimo. E nel tempo abbiamo trovato le nostre modalità per parlarci. A volte una parola, ogni tanto un’interpretazione differente alla discussione, spesso la domanda giusta da porsi. In questi anni non mi è mai mancato il suo sostegno, anche quando, paradossalmente, non mi appoggiava, abbandonandomi in riflessioni e lunghi viaggi interiori.
Credo che gli elementi per trovare un buon mentore siano principalmente due: esperienza e affinità di spirito. Trovare una persona non necessariamente anziana ma che ha vissuto molto e che quindi sa come leggere le situazioni. Con la quale creare un legame unico.