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La Contessa Segreta di Eva Ibbotson

Creato il 19 settembre 2010 da Lamiatestafralenuvole

La contessa segreta è il primo libro che ho letto di Eva Ibbotson, Eva Ibbotson è nata a Vienna nel 1925 e successivamente, dopo il divorzio dei genitori, si è trasferita in Inghilterra con il padre ebreo.

Ibbotson  ha scritto moltissimi libri che sono stati catalogati come “libri per ragazzi” in realtà la definizione è riduttiva, La contessa segreta è una fiaba meravigliosa che fa sognare a tutte le età.

Recensione Libro

La storia si apre descrivendo brevemente l’infanzia e l’adolescenza della contessina Anna Grazinski a San Pietroburgo, Anna è amatissima dai genitori e dalla vita ha avuto tutto pur mantenendo sempre una certa ingenuità ed umiltà. Amante del balletto, fluente in inglese e francese, abile al pianoforte, Anna ama la vita ed è amatissima da tutte le persone che la circondano.

Alla fine della prima guerra mondiale in Russia si crea una situazione di instabilità politica e il mondo di certezze  di Anna si sgretola, il padre muore, la ricchezze vengono in parte confiscate in parte perdute, la sicurezza della sua famiglia è in pericolo e così insieme alla madre, al fratello e alla fedelissima domestica inglese si trasferisce a Londra dove coglie la prima opportunità di lavoro e diventa una domestica.

Nella tenuta di  Mersham sta per rientrare dalla guerra Rupert, l’erede della casata, per questo cercano una nuova domestica, solo temporanea, che aiuti a rimettere in sesto la casa parzialmente chiusa e Anna riesce ad ottenere il lavoro nonostante le perplessità del capo maggiordomo Proom.

Rupert aveva promesso al fratello di fare il possibile per salvare Mersham dalla rovina ed è deciso a mantenere la parola data, questo significa sposare Muriel, bellissima ereditiera con molti lati oscuri conosciuta mentre giaceva quasi morente all’ospedale di Guerra.

Quando l’amore, quello vero, irrompe sulla scena tutto viene messo in discussione e anche il piano più definitivo è soggetto a modifiche.

Questo romanzo è quasi poetico, una fiaba che mi ha incantato per la bellissima narrazione, per l’amore con cui tutti i personaggi sono stati costruiti (la piccola Ollie è assolutamente adorabile), per la capacità di Ibboston di costruire in Anna una protagonista femminile assolutamente positiva ma non banale.

Anna è un’eroina un pò old-fashioned, gentile, umile, concreta, sognatrice ma senza dubbi esistenziali, nella ya moderna non se ne trovano molte di eroine così e quando capita sono un pò delle macchiette che mi danno i nervi, forse per questo è stata una sorpresa imbattermi nel suo personaggio, era da tanto che non mi capitava.

Il mio voto: 5/5

Bonus: una di quelle storie che mette di buon umore

Em



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