BICEFALO - Vuoto o con il cervello? E... il cuore?
Ieri, mentre facevo la spesa alla coop, nel corridoio dedicato ai libri, dentro un enorme scatolone, quello delle offerte, ho trovato un titolo che mi ha attratto, e, preso il volume, ho letto nel quarto di copertina: Dove è giunta al potere, la borghesia ha dissolto ogni condizione feudale, patriarcale, idillica. Ha distrutto spietatamente ogni più disparato legame che univa gli uomini al loro superiore naturale, non lasciando tra uomo e uomo altro legame che il nudo interesse, lo spietato pagamento in contanti. Ha fatto annegare nella gelida acqua del calcolo egoistico i sacri fremiti dell’esaltazione religiosa, dell’entusiasmo cavalleresco, del sentimentalismo piccolo-borghese. Ha risolto nel valore di scambio la dignità della persona e ha rimpiazzato le innumerevoli libertà riconosciute e acquisite con un’unica libertà, quella di un commercio senza freni. In conclusione, al posto dello sfruttamento velato da illusioni religiose e politiche ha messo uno sfruttamento aperto, privo di scrupoli, diretto, arido. Avevo nelle mie mani: Manifesto del Partito Comunista scritto da Marx e Engels. L’ho messo nel carrello. Sarà una buona consumazione?
(Marx e Engels: manifesto del partito comunista. Presentazione di Eugenio Sbardella e Umberto Cerroni, Newton Compton editori.)
ALL’ORTO
All’orto! All’orto!
La terra non si ribella?
Tutto accetta, supina soccombe?
Sdegnata si ritrae vergognosa?
Senza un pizzico di fantasia?
Senza alcuna umana utilità?
Veramente è persa la speranza?
Non più riposa saggio nel sogno?
Funziona bene il tubo digerente?
Rutta liberamente sazio il consumatore?
Sgomita sculettando il mercato spensierato.
Verdure genuine, verdure genuine!
-Renzo Mazzetti-