Il primo numero di Geopolitica, la rivista dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), intitolato Vent’anni di Russia, ospita tra gli altri anche un contributo esclusivo firmato dal vice-ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Aleksandr V. Gruško.
Il vice-ministro Gruško ha dedicato il proprio intervento alle relazioni tra la Russia e l’Unione Europea. Si tratta di un tema su cui ha lavorato per gran parte della propria carriera: durante i finora 35 anni di servizio al Ministero degli Affari Esteri prima sovietico e poi russo, ha lavorato nei negoziati con la NATO per il disarmo ed il controllo degli armamenti in Europa, e dal 2002 al 2005 ha diretto il Dipartimento per la Cooperazione europea.
Scrive il vice-ministro Gruško che:
La Russia, per comprensibili motivi, non può avere tra i propri obiettivi quello dell’adesione all’Unione Europea. Tuttavia, noi riteniamo sia di estrema importanza sviluppare i nostri rapporti in quelle sfere di cooperazione che potrebbero portare ad un ritorno pratico, tanto per la Russia quanto per l’Unione Europea.
Il perno della cooperazione sono i legami economico-commerciali; esso non è stato intaccato dalla crisi finanziaria mondiale, ma anzi rafforzato, dal momento che Russia e UE dialogano e collaborano attivamente per elaborare e implementare strategie d’uscita dalla crisi. Questo, secondo il vice-ministro Gruško, segna una svolta nella collaborazione in politica estera:
La comparsa dell’UE sulla ribalta internazionale in qualità d’attore politico autonomo sta avvenendo mentre è in corso una dinamica trasformazione degli spazi geopolitici ed un forte inasprimento delle sfide e delle minacce ai suoi confini. Uno stretto coordinamento Russia-UE quanto all’agenda regionale, e nel contesto dell’arena internazionale, appare come un’imperativa necessità, dato il momento attuale.
La principale direttrice di sviluppo della cooperazione russo-europea è, secondo il rappresentante di Mosca, la “partnership per la modernizzazione”. È già stata fondata una solida base finanziaria per i progetti che rientrano in questa partnership.
Non può essere ignorato, com’è ovvio, il legame energetico tra Russia e Europa. Scrive il Vice-Ministro:
Siamo convinti del fatto che la Russia e l’UE realizzeranno certamente un unico complesso energetico. In merito a ciò, in effetti, sono evidenti una serie di mosse concrete in grado di esercitare una positiva influenza nel medio termine
Il riferimento è principalmente a Nord Stream e South Stream, i due gasdotti gemelli che dovranno garantire un sicuro approvigionamento all’Europa. Ma non mancano a tal proposito le note dolenti. Lamenta infatti il vice-ministro Gruško:
In tale contesto, suscita imbarazzo la serie di iniziative della Commissione Europea atte a intralciare la collaborazione russo-europea nella sfera energetica. Il riferimento è principalmente all’implementazione del “terzo pacchetto energetico” dell’UE. Più di una volta, e a diversi livelli, abbiamo espresso la nostra posizione su tale “pacchetto”, che possiede un carattere regressivo e un impegno contrattuale contraddittorio da parte dell’UE e dei suoi Stati membri nei riguardi della Russia.
A tale proposito il rappresentante russo rivolge un esplicito appello all’Europa, affinché dia prova di saggezza e non ideologizzi il rapporto con la Russia. Buon amico di Mosca all’interno dell’UE è l’Italia:
Oggi nell’insieme, a pieno diritto, parliamo del legame Russia-Italia come di un rapporto strategico privilegiato.
La versione integrale dell’intervento esclusivo del vice-ministro Gruško può essere letto in Vent’anni di Russia, il primo numero di Geopolitica (clicca).