"Il momento dell'esplosione si avvicina rapidamente. Nessuno può dire se una guerra scoppierà in Corea o meno e se scoppierà oggi o domani," ha dichiarato l'agenzia di Stato KCNA della Corea del Nord. "La responsabilità di questa grave situazione ricade interamente sull'amministrazione USA e sui militari guerrafondai desiderosi di invadere la sovranità della RPDC e di abbattere il suo maestoso sistema sociale con una logica brigantesca."
E' un copione già visto ma non per questo meno preoccupante, come scrive Limes [cit.]? La Corea del Nord possiede il "quarto esercito più grande del mondo" ma si ritiene che ancora non sia dotata di testate a lunga gittata, in grado cioè di raggiungere l'America. Repubblica ha disegnato una mappa aggiornata del raggio dei missili nordcoreani, tra quelli già disponibili, con una gittata di quasi 3.000 km e quelli in via di sviluppo, potenzialmente in grado di colpire Alaska e Australia. Nel frattempo, anche se probabilmente frutto più di retorica che di reale intenzione, l'esperto di questioni coreane Robert Carlin che pure se "solo retorica" è bene raffreddare la situazione. Prima di tre-quattro anni la Corea del Nord non sarà dotata di missili a lungo raggio e il suo programma nucleare rimane comunque a un basso livello di minaccia ma, nonostante tutto, "strada facendo le cose potrebbero peggiorare" e quindi è meglio spegnerle per tempo. Di seguito alcuni filmati tratti dalla CNN:
un possibile scenario di guerra
il blocco della regione industriale di Kaesong
video credit cnn.com
image credit npr.org