L’attacco Cyber-Informatico ai Database di Sony ha visto diverse accuse fiondate dall’FBI direttamente alla Corea del Nord, presunta responsabile dell’attacco Hacker. Nonostante gli avvenimenti possano far pensare il contrario, tuttavia, il governo della Corea del Nord continua a negare il proprio coinvolgimento nell’attacco informatico a Sony… E propone all’FBI un’investigazione congiunta per provare la propria innocenza.
Michael Lynton, CEO di Sony, in un’intervista esclusiva alla CNN
L’attacco informatico subito di recente da Sony è un argomento parecchio caro a tutto il Web, e anche la Corea del Nord sembra interessata a sciogliere i nodi intorno all’intera vicenda. Dopo la cancellazione della prima di The Interview dalle sale cinematografiche, prevista per il giorno di Natale, la Nazione di Kim Jong-Un continua ad affermare di non aver mai avuto nulla a che fare con l’attacco Informatico, ma la faccenda si è rivelata ancora più strana: gli ufficiali della Politica Estera hanno annunciato attraverso l’Agenzia di News Nazionale la loro proposta di condurre una “investigazione congiunta con gli USA” per venire a capo dell’incidente. Il Governo ha poi avvertito che ci saranno “gravissime conseguenze” se gli Stati Uniti continuano a “spalar fango”, per dirla in Volgare, sulla Corea del Nord e se continuano a rifiutare le loro proposte di condurre un’investigazione congiunta con l’FBI. Gli ufficiali hanno inoltre aggiunto che “senza ricorrere alle torture utilizzate in passato dalla CIA”, possiedono “mezzi per provare che l’incidente non ha nulla a che vedere con loro”.
L’affermazione del Governo è la prima risposta dalla Corea del Nord da quando il Presidente Obama si è riferito all’Hack con la stampa, e cito testualmente, dicendo:
“Risponderemo, risponderemo in proporzione all’attacco, e in un luogo e in un tempo che più preferiremo”.
Il Presidente ha anche criticato la decisione di Sony di cancellare “The Interview”, dicendo:
“Non possiamo vivere in una società in cui un dittatore, ovunque si trovi, può iniziare a imporre la censura qui, negli Stati Uniti”.
L’affermazione del Presidente Obama è arrivata pochi giorni fa, poche ore dopo che l’FBI aveva affermato il coinvolgimento della Corea del Nord dietro l’Hack di Sony Pictures.
Fonte: TheVerge
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