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«mi piace riaprire gli occhi alla fine di ogni morte» Amy Ryan è una studentessa fuori corso di astrofisica che nel tempo libero lavora per il cinema e la tv cimentandosi in controfigure acrobatiche, incidenti, salti mortali, impiccagioni. E mentre il suo doppio soccombe tra fiamme e atrocità lei si risveglia nella vita reale, più forte di prima, convinta di aver fatto un passo avanti nell’espiazione di un vecchio senso di colpa che lascia a marcire nella melma del cuore. Ama solo ed esclusivamente il professore Ed Phoerum, il quale a un tratto però sembra essere svanito nel nulla, lasciando attorno a sè solo un anelito di segni che, se da un lato consolano la sua compagna, dall’altro la travolgono in una matassa di incertezze ed enigmi difficile da districare. Scritto malissimo. Bastano i primi 2 minuti per capire che il problema più grosso del nuovo lavoro di Tornatore sono i dialoghi. Peccato…ma proprio nun se pò vedè. TNT ti sostiene sempre, anche dopo la tua dipartita. Ridicolo!! Unica frase che salverei:«mi piace riaprire gli occhi alla fine di ogni morte» e poi le tette e le lacrime di Olga Kurylenko
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