LA CORRUZIONE
Ma i non corrotti no! In qualsiasi settore si trovino ad operare, non possono cedere! Altrimenti alimentano la diffusa idea che tanto siamo tutti uguali. Ma se ciò non è, e non è, lo devono far vedere senza se e senza ma, prima di tutto la varie classi dirigenti.
Su di una partita di questo genere (diritti fondamentali, giustizia, codici) la politica o vince o, se perde, va a casa a fronte alta e si prepara al prossimo confronto elettorale da posizioni che la gente capisce ed apprezza. Anche questo è rinnovamento.
Se è vero che la politica è l’arte del possibile, non tutto però è possibile e non su tutto ci si deve sfiancare in patteggiamenti e compromessi che rischiano di essere, prima di tutto, un’offesa all’intelligenza della gente comune.
Un conto è il perdono di un certo tipo per i credenti e di un certo tipo per i non credenti, un conto è la solidarietà di chi, singolarmente o in forma associata, si spende per essere vicino a chi ha sbagliato affinché se ne ravveda e rimedi.
Un altro conto invece è l’inciucio, la tiepidezza, l’ambiguità, e quant’altro ancora che può permettere ancora ai furbi ed ai disonesti di farla franca, beffandosi di tutti gli altri.