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La corsa delle onde

Creato il 17 gennaio 2013 da Phoebe1976 @phoebe1976

La corsa delle onde

la-corsa-delle-onde.jpgEra da molto che non leggevo un libro "di carta", ma ilr egalo di Natale di una amica, un buono da spendere in libreria, mi ha fatto approfittare dell'occasione per leggere questo libro, introvabile per ora in ebook. Chi l’avrebbe mai detto qualche tempo fa che sarei diventata una fanatica del digitale?

Ero ansiosa di leggerlo, perché la Trilogia dei lupi di Mercy Falls, della stessa autrice, Maggie Stiefvater, resta tra i miei libri preferiti. La copertina, come potete vedere, è molto bella, la storia invece la trovate comodamente riassunta qui.

C’erano tutti i presupposti per una piacevole lettura, eppure.

Eppure, eppure nonostante la mia stima per la scrittrice, diversi appunti non posso evitare di farli:


1) La storia è particolare ed interessante, un misto tra realtà, fiaba e mito. Molto bella l'idea dei capall uisce, i cavalli d'acqua, creature così belle e letali da essere mitologiche. Notevole anche, come al solito, la connotazione dei personaggi. Eppure aleggia in tutto il libro un senso di incompiutezza della storia, una sorta di mancanza di credibilità. Paradossalmente, l'idea dei lupi mannari risultava più "vera", questa voltal'idea di destrutturare e cambiare le carte in tavola davanti ad un mito non dà gli stessi risultati. Del resto, non tutte le ciambelle possono riuscire col buco.


2) Perchè il finale deve essere così sfacciatamente buonista? Se è vero che già da metà libro era facile per il lettore di media intelligenza intuire l'happy end, perché non regalare alla Corsa dello Scorpione più pathos e dramma? Perché i buoni devono vincere (con banalità) su tutta la linea?


3) Ho trovato diverse pagine rotte, sembravano tagliate col seghetto. Lo so che non è colpa del libro singolo, ma della Rizzoli anche sì. Ora, se si paga un libro quel che sta bene, e pure di più a volte, mi pare sia lecito almeno pretendere che sia integro e correttamente leggibile. E siccome non è la prima volta che mi capita, non posso fare a meno di pensare che la mancanza di cura sia uno dei motivi per cui l’editoria non naviga in acque floride. Devo sottolineare quanto siano fastidiose per una feticista del libro come me queste cose? No? No.

 

A parte questi piccoli appunti, si tratta sempre di un libro molto godibile e ben scritto, piacevole sia per gli amanti del fantasy, sia per coloro i quali amano le storie d’amore col lieto fine.

Da leggere, certamente.

 

Magari aspettando l’edizione economica.


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