Charles Blé Goudé, capo delle milizie, quelle che sostenevano l’ex presidente Laurent Gbagbo, sarà processato dalla Corte penale internazionale (Cpi).
La notizia è dell 'organismo con sede all’Aja, notizia data al termine delle udienze preliminari.
In una nota la Cpi precisa che Blé Goudé dovrà rispondere di crimini contro l’umanità.
In particolare di omicidio, stupro, persecuzione e altri “atti disumani” ,commessi dai "Giovani patrioti" durante le violenze post-elettorali culminate nel 2011 nella caduta e nell’arresto di Gbagbo.
Oggi la Cpi ha anche chiesto alla Costa d’Avorio di estradare l’ex “première dame” Simone, accusata di crimini contro l’umanità.
L'operato del CPI resta, comunque, sempre piuttosto discutibile.
Tranne,ovviamente, in casi di conclamata ferocia come accade per i responsabili di genocidi.
Ora i fatti accaduti in Costa d'Avorio sono certamente deprecabili ma quanto realizzato dalla parte avversa, al tempo delle elezioni e subito dopo ,non lo è di meno.
Non sono pochi , infatti, i profughi ivoriani che, fortunosamente, hanno potuto riparare in Italia.
C'è solo da dire che l'attuale presidente era molto gradito alla Francia in considerazione degli interessi che la France-Afrique mantiene ancora oggi in Costa d'Avorio.
Industrie, banche, supermercati, ospedali, servizi in generale, sono tutti in mano francese.
Con Gbagbo presidente la musica sarebbe stata, magari ,un po' differente.
Ecco allora che, grazie ai "media" imboniti, ti costruisco immediatamente il "mostro".
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)