La costituzione in Napoli 1820 - Il sogno tradito

Creato il 30 marzo 2014 da Oirpina
Si segnala questa lirica del poeta e patriota Gabriele Rossetti , nella quale menziona il mio paese natio Monteforte Irpino (AV) dove il 1° luglio 1820 venne issata per la prima volta il tricolore e che vide l'inizio della rivoluzione contro il re di Napoli Ferdinando I di Borbone. Quando Ferdinando I di Borbone fu costretto a concedere la Costituzione nel 1820 in seguito all’insurrezione che iniziò con un reparto di circa 130 uomini e 30 ufficiali di stanza a Nola, comandato dal tenente Michele Morelli, facendosene ingannevolmente, subdolamente garante, il poeta e patriota Gabriele Rossetti (Vasto 18.2.1783 Londra 16.4.1854) salutò l'avvenimento con la lirica “La Costituzione in Napoli nel 1820”, intrisa di fervore patriottico ed entusiasmo. “La costituzione in Napoli nel 1820” – Il sogno tradito Di sacro genio arcano Al soffio animatore, Divampa il chiuso ardore Di patria carità: E fulge omai nell’arme/ La gioventù raccolta: Non sogno questa volta. Non sogno libertà! Dalle nolane mura/ La libera coorte Gridando: «A Monteforte!» Alza il vessillo e va. La cittadina tromba/ Lieta squillar s’ascolta: Non sogno questa volta, Non sogno libertà! Fin dal fecondo Liri all’Erice fiorito/ Quel generoso invito/ Più vivo ognor si fa; E degli eroi la schiera/ Sempre divien più folta: Non sogno questa volta. Non sogno libertà! Si turba il Re sul trono/ Al grido cittadino, Ché teme in sul destino/ Di sua posterità; Ma di ragione un raggio/ Ogni sua nebbia ha sciolta: Non sogno questa volta, Non sogno libertà! Di che temer potea In mezzo ai figli suoi? Un popolo d’eroi/Omai l’accerchierà; Né più vedrassi intorno/ Turba fallace e stolta: Non sogno questa volta, Non sogno libertà! Difenderem ne’ suoi I nostri dritti istessi: Finché non siamo oppressi. Offeso ei non sarà; Ogni oste a noi nemica /Qui resterà sepolta: Non sogno questa volta, Non sogno libertà! Giungesti alfin, giungesti /O sospirato giorno! Tutto ci brilla, intorno/ Di nuova ilarità; Redenzïon di patria/ In ogni fronte è scolta: Non sogno questa volta, Non sogno libertà! La rediviva gloria/ Per ogni via passeggia, E torna nella reggia/ L’espulsa verità. La mascherata fraude / Fra le sue trame è colta: Non sogno questa volta, Non sogno libertà! Già coronata è l’opra: Patria, ringrazia il nume: O qual ti cinge un lume/ Di nuova maestà! Chi fia che più ti dica Barbara terra incolta? Non sogni questa volta. Non sogni libertà!

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