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La creanza dei feltrini ravennati

Creato il 08 luglio 2010 da Gps
La creanza dei feltrini ravennatiIeri nella sua visita ufficiale a Ravenna, in occasione dell’assemblea provinciale di Confindustria, il presidente della Camera Gianfranco Fini è stato accolto a Palazzo Merlato dalle autorità locali (il sindaco Fabrizio Matteucci, il presidente del Consiglio comunale Valter Fabbri, il presidente della provincia Francesco Giangrandi, il prefetto Riccardo Compagnucci, l’arcivescovo Giuseppe Verucchi) e dai rappresentanti della politica locale. Insomma ad accogliere la terza carica dello stato c'erano un po’ tutti. Latitanti invece i berluscones ravennati.
L’ ala feltrina infatti aveva fatto sapere che “Solo la buona creanza ci trattiene dal venire a manifestare con le bandiere contro di lei”. Un po’ come dal letame nascono i fior, dai “feltrini” ravennati è nata la creanza.
E creanza per creanza, il comunicato sentite cosa dice:
"Caro Fini con quale coraggio viene a Ravenna?

Come si permette di usare la sua carica di Presidente della Camera per farsi osannare da tutte le istituzioni della sinistra che ci sono a Ravenna?
Noi, militanti del Popolo della Libertà, vogliamo le sue dimissioni e la sua uscita dal Pdl.
Fini, lei non è gradito a Ravenna.
Come militanti del suo partito, che vanno nelle piazze e ci mettono la faccia, le diciamo che non ci sentiamo rappresentati da lei e anzi non capiamo com’è possibile che lei stia nel nostro stesso partito".
Come vedete la creanza non è una danza ma un vero e proprio inseguimento fino alla Pineta di Classe, chiamata in antichità Pineta di Chiassi e citata da Dante "...tal qual di ramo in ramo si raccoglie per la pineta in su'l lito di Chiassi, quand'Eolo scilocco fuor discioglie". GPS

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