Una ricerca dell’Università dello Utah e del Kansas potrebbe essere di grande aiuto a coloro che lamentano un blocco creativo. La soluzione alla mancanza di fantasia è immergersi nella natura e stare lontani dalla tecnologia.
Lo studio americano ha dimostrato che la creatività migliora quando si dimenticano tablet, pc, smartphone, e l’ha fatto attraverso l’osservazione di 56 persone di età media di 28 anni. I partecipanti all’esperimento hanno trascorso sei giorni immersi nella natura, lontani da qualsiasi tecnologia. Il team di ricerca ha sottoposto i volontari ad alcuni test specifici per determinare la creatività, sia prima della partenza che al quarto giorno di escursione naturalistica. Il risultato è stato sorprendente: circondati dalla sola natura, la creatività è aumentata di circa il 50% rispetto a quando i partecipanti avevano libero accesso a tutte le tecnologie.
La ricerca americana dimostra quanto il cervello sia sempre troppo impegnato a tenere sotto controllo numerosi dati e a essere multitasking, cioè a rispondere contemporaneamente a diversi input. Questo da una parte consente di portare a termine il lavoro in tempi rapidi, dall’altra rende pigra la creatività, perché la soluzione ai problemi è demandata agli strumenti tecnologici.
Stare immersi nella natura permette al cervello di rilassarsi, di rigenerarsi, di risvegliare la sfera creativa e con questa la capacità di problem solving. Il risultato dello studio americano spiegherebbe anche perché le ferie fanno bene al corpo e alla mente, tanto che al rientro in ufficio migliora la qualità del lavoro.
Se sei un creativo e ultimamente hai poche idee, staccati da tutti gli aggeggi tecnologici: bastano solo quattro giorni a contatto con la natura per ritrovare la vena creativa e affrontare il lavoro con uno spirito più brioso.
__________________________________
Chiedi un consulto ai medici di ABCsalute
Dr Mario Vitale
Poliambulatori Santa Sofia S.r.l.
Dr Alessandro Vannucci – Istituto Gestalt