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La crescionda più buona di Spoleto

Creato il 31 ottobre 2015 da Berenice @beneagnese

Una giuria di sette esperti ha deciso che la crescionda più buona di Spoleto è quella corrispondente alla ricetta conservata dalla signora Feliziani, residente nella vicina Campello sul Clitunno.

Il caratteristico dolce spoletino, preparato dalla signora Feliziani, si è aggiudicato il primo premio dopo un'accurata selezione che ha visto gareggiare ben trentacinque crescionde diverse, presentate nel corso della ventunesima edizione della Mostra 'Funghi ed Erbe spontanee', tenutasi a Spoleto nel chiostro di San Nicolò e organizzata dalla Pro Loco presieduta da Maria Teresa Silvestri in collaborazione con la sezione Fidapa condotta da Pina Zito.

Cioccolato, latte, uova, zucchero, biscotti, buccia di limone, olio e farina di grano (farina di mais e fette di mele nelle ricette più antiche) sono gli ingredienti base di questa delizia, preparata esclusivamente nella zona dell'Umbria che va da Spoleto a Castel Ritaldi, da Campello alla media Valnerina e tramandata a livello familiare.

Riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale umbro, deriva il suo nome da 'crescia unta' cioè focaccia unta con il grasso; anticamente il grasso era quello contenuto nel brodo di gallina o nello strutto mentre oggi è quello dell'olio extravergine d'oliva o del latte.

La crescionda è un dolce storico, tipico del Carnevale, che ha probabilmente origine nel Medioevo come hanno scritto Daniele e Gianfranco Lipparelli nel loro libro intitolato 'Casa che vai, Crescionda che trovi', appena pubblicato.

Il volume, edito da Era Nuova, contiene notizie e settantuno preziose ricette (due anche vegane), cedute agli autori da casalinghe e buongustai, una diversa dall'altra.


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