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La cricca.

Creato il 20 settembre 2010 da Terrasiniblog @TerrasiniBlog

La cricca.

Ci aveva tentato sin dall’inizio. Dal 2007, quando ritornò tra i banchi del consiglio comunale di Terrasini, dopo una lunga assenza.

Un vecchio pallino per il consigliere del Partito Democratico Mimmo Infantolino: la Protezione Civile.

Dopo alcuni colpi andati a vuoto (troppo lontane all’inizio le posizioni con l’amministrazione Consiglio), alla fine ce l’ha fatta.

Ma procediamo con ordine.

Nel bilancio comunale 2010 l’amministrazione comunale guidata da Mimmo Consiglio mette in totale 10.000 euro (5.000 per l’acquisto dei beni e 5.000 per la prestazione servizi) in due distinti capitoli inerenti la Protezione Civile. Sembrano non bastare e alcuni consiglieri (Infantolino in testa) approvano in aula un emendamento con il quale ne aggiungono altri 10.000.

Per inciso, il comune di Terrasini non ha né un Ufficio Comunale di P.C., né il COC (centro operativo comunale).

Ma i comuni possono stipulare convenzioni con associazioni di P.C. che, ovviamente, devono, tra i requisiti richiesti, essere iscritte al Registro Regionale di P.C. (per le modalità di iscrizione vedasi il DP n.12/2001).

Ed ecco che la cricca riesce a trovare tutti gli escamotage per aggirare ogni ostacolo. Mimmo Infantolino si appoggia a un suo collega, tale Valerio Clemente, che dal sito internet dell’Associazione Europea Operatori Polizia  risulta essere responsabile della sezione di Palermo Nord. In realtà, proprio quella sezione è stata commissariata. I motivi non li conosciamo, possiamo solo immaginarli.

Riesce a racimolare a Terrasini una ventina di giovani che, tutto ad un tratto, scoprono la vocazione per la protezione civile. Ed ecco nascere la sezione (?) di Terrasini dell’Associazione Europea Operatori Polizia.

Ma, come dicevamo, il comune non può stipulare direttamente la convenzione con il “gruppo” di Terrasini, perché di fatto non esiste come associazione riconosciuta dal Dipartimento regionale della P.C. e, in ogni caso, non potrebbe neanche iscriversi perché priva dei requisiti di cui all’art.6 del citato Decreto presidenziale.

Fortunatamente per lui, però, Infantolino trova terreno fertile grazie alla collaborazione (non osiamo dire complicità) dell’assessore alla P.C. Roberto Conigliaro, suo compagno di avventure (e sventure) dell’epopea cammilleriana.

Ed ecco l’escamotage: anziché fare un bando pubblico, anziché contattare le altre associazioni di P.C. presenti sul territorio (l’Associazione Europea VV.FF. – Dipartimento di Terrasini, ad esempio, opera dal lontano 1993 ed è regolarmente iscritta al registro regionale e, inoltre, ha in uso locali comunali), la cricca, con due mosse, mette a punto l’opera. Il 29 luglio la giunta approva uno schema di convenzione e dà mandato al capo area Sviluppo Economico del Territorio di predisporre gli atti e sottoscrivere la convenzione. Cosa che avverrà in tempi brevissimi: meno di una settimana dopo. E poi il gran finale. La convenzione viene stipulata con la sezione di Carini (regolarmente iscritta al registro regionale) che, si legge nella convenzione, “si avvale della sezione di Terrasini sita in via R.Settimo, 89”, che altro non è che il domicilio privato della responsabile.

In buona sostanza, la cricca escogita questa bella trovata: “Facciamo la convenzione con la sezione di Carini, visto che  con quella di Terrasini non possiamo farla e poi la ‘subappaltiamo’ a Terrasini”. Semplice, no?

Ma quella convenzione, a parte il peccato originale di essere “combinata”, di cose che non vanno ne ha altre. Tra i servizi inseriti nella stipula, ad esempio, è previsto il servizio di vigilanza e alla viabilità. Ma gli operatori di P.C. non possono fare vigilanza e viabilità, cosa che invece regolarmente accadrà poi durante le manifestazioni estive, la processione, la sfilata di moda, etc.

Proprio il 21 luglio, il Dirigente generale del Dipartimento regionale di P.C., con una nota (prot. 33454/2010) richiama quanto espresso dalla Direttiva Presidenziale prot.1722 del 14.01.2008 (firmata da Totò Cuffaro) e ricorda cosa rientra e cosa non rientra tra le attività di P.C.  E il servizio di viabilità non è consentito.

In quella stessa nota si rammenta che la convenzione deve definire gli obblighi dell’associazione, i mezzi e le strutture messe a disposizione, il servizio prestato, le coperture assicurative dei volontari e dei mezzi e l’eventuale onere economico che deve sostenere l’ente pubblico.

Di tutto questo l’ente sembra non sapere nulla. Sembra che delle strutture e dei mezzi a disposizione della “sezione di Terrasini” dell’A.E.O.P. nessuno ne sappia nulla. Tanto che, alcuni giorni dopo, i primi 850 euro volano via per acquistare gli apparati radio per gli operatori. Senza che venisse impegnata la spesa.

Ma nella convenzione non c’era scritto che l’associazione “dispone di mezzi e attrezzature”?

Dicevamo della ventina di terrasinesi  “fulminati” sulla via del volontariato. Sembra che a loro sia stato promesso un gettone di presenza di una quindicina di euro o giù di lì ogni qualvolta presteranno la propria opera. E anche questo è illegale. Recita il comma 2 dell’art. 2 del Decreto Presidenziale n.12/2001: “L’attività di volontariato di P.C. non può essere retribuita in alcun modo neanche dal beneficiario; possono essere soltanto rimborsate le spese dall’organizzazione di appartenenza effettivamente sostenute per l’attività prestata”. Vale a dire, all’operatore può essere rimborsata la benzina o il pasto, ma deve materialmente documentarne la spesa. E inoltre, basta leggere la Direttiva Presidenziale 1722/2008 al punto 3.4: “Non è consentito prevedere generiche ed indiscriminate forme di rimborso forfettario delle spese sostenute in quanto potrebbero configurare una sorta di retribuzione lavorativa peraltro “sottocosto”. In pratica, scriveva allora il presidente Cuffaro, non solo non è consentita la retribuzione, ma sarebbe offensivo fare sgobbare una persona e poi pagarlo una miseria!

Tutte queste cose Mimmo Consiglio le sapeva? Le sa? Noi, per non sapere né leggere né scrivere, gliele abbiamo volute ricordare con una interrogazione consiliare.


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