“La recessione che ormai dura da due anni è finita, e sembra che l’ottimismo sia aumentato nelle famiglie dove, in particolare, sono diminuite le aspettative di disoccupazione”. Sono le parole del Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni. Ma la realtà lo smentisce inesorabilmente: la recessione è ai massimi storici.
I dati dell’Istat parlano chiaro: il secondo trimestre del 2013 è l’ottavo consecutivo in calo per l’economia italiana. Questo significa che il Pil negli ultimi due anni è diminuito senza sosta. Una serie storica negativa mai registrata prima. Si può parlare, senza alcun dubbio, di “recessione da record”.
Saccomanni, però, non ammette ragioni: ”La recessione che ormai dura da due anni è finita“. Parole forti, a cui fanno eco il premier Enrico Letta e qualche quotidiano italiano. Come fa giustamente notare Vincenzo Marino su Valigia Blu, non è la prima volta che il ministro annuncia la fine della crisi. E se avesse ragione il ministro? Tra un mese, magari, ci ritroveremo qui a parlare di boom economico?
Difficile dire se si tratti di follia o genuino ottimismo (ingiustificato), se dietro a queste dichiarazioni si nasconda un secondo fine (legittimare l’operato di un governo inutile?), o se semplicemente sia un modo di rassicurare i milioni di italiani che faticano ad arrivare a fine mese.
Disoccupati, esodati, cassintegrati, precari, partite iva, piccoli imprenditori, vi sentite rassicurati adesso?
di Marco Nurra | @marconurra