La critica negativa – Parte II: come farla
Posted by IceLady on set 8, 2011 in Blog, Consigli scrittevoli | 1 comment
Nonostante quanto detto nell’articolo precedente, fare critica è una questione molto più complessa di quello che sembra.
Tutti sono capaci di leggere un testo e dire mi piace / non mi piace, ma per argomentare le proprie opinioni è necessario avere gli strumenti necessari, un misto di basi tecniche ed esperienza sul campo (che si può avere solo leggendo molto).
Lo scopo di questo topic non è quello di insegnarvi a fare critica, non abbiamo l’esperienza necessaria, ma quello di dare qualche indicazione su come esprimere un parere negativo su un testo in modo tale che possa essere d’aiuto all’autore per migliorare.
Quindi prendiamo in considerazione le critiche rivolte all’autore direttamente e non quelle critiche del tipo “questo libro fa schifo non buttate i vostri soldi” o cose simili.
Prendiamo la nostra situazione tipo: siete su un forum di scrittura a caso (magari Writer’s Dream
), un utente ha postato un suo racconto, l’avete letto e dentro di voi una vocina maligna vi suggerisce cose tipo: “Questa roba fa schifo, che ti è saltato in mente? Cambia mestiere!”Cosa fare? Ecco i nostri consigli:
1- Contare fino a 10. Scrivere un brutto testo non è un crimine contro l’umanità quindi non ha senso che voi vi mettiate a sbraitare contro il povero scrittore di turno augurandogli la peggiore morte, passerete solo per degli psicopatici frustrati.
2- Essere obiettivi. Cercate di dare motivazioni sensate alle vostre critiche che non si basino unicamente sul vostro gusto personale. Evitate associazioni di idee del tipo: il testo è un romance > io odio il romance > il testo fa schifo e chi l’ha scritto è scemo.
3- La cortesia innanzitutto. Quando un autore propone il suo testo è come se vi mostrasse il fianco. Questo non vuol dire che voi dobbiate pugnalarlo violentemente. Ponetevi come scopo quello di voler aiutare l’autore a migliorare e cercate di dire ogni cosa con tatto e con gentilezza, è l’unico modo per essere ascoltati. Partire con attacchi verbali, esprimersi in modo antipatico e inopportuno porterà solo l’autore a chiudersi a riccio e restare fisso sulle sue posizioni. Verrete considerati maleducati e quindi non degni di attenzione.
4- Argomentare. Non limitatevi a un “mi piace / non mi piace” o peggio a un “è brutto / fa schifo” ma spiegate il perché delle vostre opinioni. E cercate sempre di dare argomentazioni valide. Commenti del tipo: “Non mi piace il testo perché non mi piace il genere Fantasy” sono ininfluenti e non verranno presi in considerazione.
5- Non essere presuntuosi. Così come l’autore non è perfetto, anche voi potete sbagliare. Tutto ciò che esula da un ambito puramente tecnico rischia di scivolare molto spesso nel gusto personale. Non confondete il concetto di “questa frase non va bene perché è sgrammaticata” con “questa frase non mi piace e quindi la considero brutta anche se è formalmente corretta” e tenete sempre presente che alcune vostre osservazioni, che a voi sembrano pienamente legittime, potrebbero essere frutto di inesperienza. Così come l’autore, anche il critico ha il dovere di documentarsi se non vuole fare magre figure.
Criticare non vuol dire porsi su un piedistallo, non vi mette in una posizione di superiorità rispetto al criticato, deve anzi essere preso come un momento di confronto in cui entrambe le parti possono imparare qualcosa.
Delle critiche offensive e dalla differenza tra umiltà e tappetino ne parleremo nella prossima puntata!