La Croce presenta alcuni riquadri a significare il cammino quaresimale e manca dell'ultimo pannello che verrà aggiunto domenica, il giorno della Pasqua di Resurrezione.
Omelia di don Paolo per la Domenica della Palme
La celebrazione della morte e resurrezione di Gesù è il mistero unico che la Chiesa celebra nell'arco di tutto l’anno. Tutto il resto ne è preparazione o conseguenza. Ogni santa messa è la rinnovazione di questo mistero e ogni domenica ne è la celebrazione. La domenica delle palme è contemporaneamente l’ultima domenica del tempo di Quaresima e l’inizio della settimana santa. Ricordiamo l’entrata di Gesù in Gerusalemme, la capitale del popolo giudeo, per consumare il suo sacrificio. E con la benedizione e la processione delle palme leggiamo la Passione del Signore perché “il trionfo di Gesù” è completamente diverso dai trionfi ai quali ci abitua la nostra società. È il trionfo dell’amore sull'odio e dell’umiltà sul potere che si manifesta in Gesù nell'offrire la sua vita in favore di altri. Di nuovo, anche oggi Gesù è osannato e tradito; di nuovo soffre e muore e risorge; di nuovo condivide il pane con noi e si offre al nostro servizio; di nuovo si offre a noi perché possiamo nutrirci di lui… Torniamo a casa oggi con l’ulivo benedetto. Che ne faremo? Qualcuno lo infilerà sulla croce che tiene in casa; altri lo collocheranno vicino a una foto che ricorda qualche fatto di famiglia…. Sarà testimone di fedeltà a Gesù. Sarà un richiamo o un invito a vivere da cristiano. Questi ramoscelli d’ulivo non hanno nessun potere magico per scacciare malattie, incendi, o qualsivoglia male. Saranno fortemente segno della presenza del Signore nelle nostre case, nella misura in cui noi vivremo ogni giorno il nostro impegno a seguire Gesù. L’ulivo deve ricordarci sempre che la nostra vita cristiana passa dalla croce… per vivere la Pasqua. Auguri!
Pubblicata da "il Risveglio" venerdì 22 marzo 2013