Ciò che ne deriva è un concetto di “visione del mondo”, che si costituisce di tutti quei caratteri, quelle idee, quegli insegnamenti sociali, morali, religiosi ed educativi che ci hanno formato e hanno influenzato la nostra vita, e si risolve nella pratica con quel complesso bagaglio culturale che ogni uomo porta con sé e custodisce gelosamente. Secondo questo concetto, dunque, ognuno è plasmato dal proprio tempo, è parte di un tutto, di un tessuto sociale e delle contingenze in cui svolge la propria esistenza e a cui è costretto ad adattarsi.
E dunque quale essere vivente possiede migliori capacità di adattamento all’ambiente circostante rispetto agli insetti?
Toshiko è una donna vuota, “banale ed insignificante”, un vaso privo di contenuti: una larva. Come una cellula staminale, la ragazza ha la capacità polimorfica di assumere il carattere più adatto alla situazione, di sfruttare in maniera dissoluta il prossimo come fosse uno strumento, di spremerne fino all’ultima goccia di utilità, copiando i talenti degli altri e facendoli propri per un tornaconto, utilizzando mezzi bassi come il sesso e la corruzione.
La protagonista è ossessionata dalla scalata al successo, dall’ebbrezza di un’ulteriore conquista, di un ennesimo traguardo, ottenuto
Vi sono dunque molti modi per sopravvivere: nella giungla si dice viga la regola del più forte, ma alcuni esseri, evidentemente meno dotati, fanno della propria astuzia un’arte:
Si dice vi siano addirittura farfalle che si camuffano fino a diventare identiche a civette. Quella ragazza è così! Tutti loro conoscono fin dalla nascita il modo di proteggersi, imitando altri animali.
Ma alla fine di questa frenetica, continua ed inarrestabile metamorfosi, cosa rimane? Un guscio vuoto, un modo come un altro per andare avanti; uno dei tanti, soliti escamotage che lasciano un tremendo buco dentro ogni individuo, per la totale mancanza di una realizzazione personale, genuina ed autentica, di una vittoria che sia veramente propria, e la incolmabile solitudine dovuta alla terra bruciata che il singolo lascia dietro di sé per realizzarsi.
La ragazza è afflitta da una perenne sensazione di insoddisfazione dovuta alla sua vuotezza, che la porta a mutare forma in maniera forsennata, come ammetterà, in una sorta di richiesta d’aiuto nella conclusione del volume:
Che solitudine… mi sento sul punto di essere portata via dal vento…
«Ho realizzato quest’opera in un periodo […] in cui la rapida crescita del Giappone procedeva a gran velocità, puntando con decisione verso il primo posto al mondo per prodotto nazionale.
In quest’epoca di yin e yang irrazionali, ho voluto provare a descrivere una donna priva di scrupoli e il suo comportamento machiavellico. […] Penso che il mondo degli insetti sia una caricatura della società umana.», ha dichiarato l’autore.
È una società, questa, che in definitiva ha sacrificato l’individuo alla massa e in cui nessuno risulta essere pienamente innocente, nella ineluttabile constatazione che il consorzio umano ha ottenuto molto, tuttavia pagando il costo della propria anima più vera a favore della “catena di montaggio”.
Oltre ad una denuncia, quella dell’autore è un invito a soffermarsi a riflettere sull’attuale condizione dei rapporti umani, e a volgersi indietro verso le proprie origini, poiché l’attuale percorso non potrà che causare conseguenze catastrofiche che solo l’opportunismo può realizzare.
Un racconto del Giappone degli anni ’70: una nazione che si rialzava dal disastro della guerra del “Secolo breve” e che chinava il capo verso una rapidissima corsa cieca all’industrializzazione, con l’emergenza di collusioni, corruzioni e degenerazioni.
Per questi motivi La cronaca degli insetti umani è un’opera quanto mai attuale, una fotografia distaccata ma non priva di morale della società moderna, in cui ogni riquadro delle vignette è una finestra ideale dalla quale affacciarsi sul mondo moderno.
La narrazione si presenta a tratti angosciante, quasi a scaricare l’immenso peso di questo malcostume sulle spalle del lettore; i disegni rievocano immagini oniriche e psichedeliche.
Il finale è totalmente chiuso ad ogni possibilità di speranza, disincantato, e Tezuka dimostra di essere davvero figlio del proprio tempo e di avere ben chiaro il concetto di Weltanschauung, di idea di quei caratteri portanti del proprio contesto.
L’opera è poco conosciuta nel nostro Paese, e nonostante sia stata pubblicata fra il 1970 e il 1971, è edita in Italia da solo da pochi mesi.
Una lettura forse non imprescindibile nella produzione dell’autore , ma un’esperienza davvero godibile e a tutto campo.
Abbiamo parlato di:
La cronaca degli insetti umani
Osamu Tezuka
Traduzione di Francesco Nicodemo
001 Edizioni – collana Hikari, Ottobre 2013
368 pagine, brossurato con alette, b/n – € 18,00
ISBN: 9788895208206