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La cucina del giorno dopo (profumi di Calabria)

Da Euge
La cucina del giorno dopo, ancorchè in un certo qualsenso necessaria, è comunque un piccolo tormento, perchè la serata non è stata delle più leggere. Però è domenica, ti pare brutto non cucinare, anche se sai che mangerai solo riso in bianco, un frutto forse. Sei anche stanco, sabato è stata una giornata veramente faticosa.
Devi fare qualcosa di rapido, prima di tutto, e di carino, sennò che lo metti sul blog a fare.....Frughi un po' nella storia della tua vita (oltre che negli avanzi delle lavorazioni di ieri), ed escono fuori certi zucchini che neanche tu sai bene come farli, quindi te li dovrai parzialamente reinventare. Ma va bene così, qualche lettore in vena di rapidità li rifarà con piacere, qualche altro lettore in vena di precisione me li correggerà, lievemente immagino.
A me gli zucchini piacciono tagliati solo in una maniera. Per dovere (scolastico) imparo e imparerò tutti tagli di verdure della cucina classica, ci mancherebbe, ma io gli zucchini li taglio in otto, per il lungo, cioè a strisce che poi vengono ritagliate in pezzetti di 4-6 centimetri. Posso ben chiamarlo taglio alla euge, se proprio dovessi.
Questi zucchini finiscono nella saltiera, con un po' di olio e con tanta bella menta (iersera: Mohjto). Li porti a cottura così e quando sono ammorbiditi ci sbatti due pugni di pangrattato, che si impregna un po' di olio e un po' si abbrustolisce. Solo alla fine ci verserai l'aceto, in quantità e qualità secondo il tuo gusto.
Bon appetit, e il cinghiale inizia a sfumare nel ricordo, verso nuove méte gastronomiche.
La cucina del giorno dopo (profumi di Calabria)

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