<<Lievito e farina, ortaggi e agnello, pesce alla brace, il sale nella pasta...Gesù sapeva cucinare. Anche in questo era (il) Maestro>>.
E noi tutto ci saremmo aspettati ma non pure questo.
A farci riflettere in merito è l’analisi sui testi evangelici di un sacerdote e teologo lombardo, Giovanni Cesare Pagazzi.
E tutto questo in un agile libricino, non più di una sessantina di pagine, di godibile lettura.
L’autore, infatti, racconta quanto Gesù amasse stare a tavola con la gente.
E che, sopratutto, era anche abile nel far da mangiare: infatti si presentava come il «buon pastore».
Cioè etimologicamente, e non solo, come colui che dà il «pasto buono».
Un fatto molto concreto in quanto cucinare non significa soltanto proporre del cibo quanto sapersi prendere cura di ciascuno secondo i suoi propri bisogni.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)