Di recente, è uscito su un quotidiano ligure un articolo a firma Sergio Rossi che mette a fuoco una richiesta perentoria e simpatica, nello stesso tempo. In pratica, chi firma il pezzo afferma che la Cucina Ligure meriterebbe di diventare patrimonio immateriale dell’umanità, tutelata dall’Unesco.
Una proposta che ci intriga, da liguri sempre in giro per il mondo, che amano la propria terra e che ritengono la cucina ligure una delle migliori del mondo. Rossi ha ragione, in effetti, la dieta mediterranea tanto lodata un po’ ovunque trova nella cucina ligure e genovese una sua proiezione ideale. In Liguria c’è un olio meraviglioso, si usano molto le verdure, cotte e crude, si usa la pasta, spesso fresca, con salse impareggiabili, come il pesto e la salsa di noci. Il pesce viene cucinato senza fronzoli e anche i piatti in apparenza più pesanti, come le torte salate e la stupenda farinata, sono in realtà ricette semplici e sane.
Quindi, anche noi che abbiamo il compito e la vocazione di giornale internazionale, riteniamo che la cucina ligure sia una proposta valida in tutto il mondo, una cucina senza confini, evergreen , potremmo dire.
A Genova e in Liguria sono numerosi i locali che possono costituire un esempio di quanto stiamo sostenendo. Per volontà di sintesi, citiamone a caso quattro: a Genova: Da Gianna , nei pressi del Porto Antico e Al Veliero a due passi dall’Acquario, Da Ferreccio a Avegno e Da u Tugggiu a Uscio. Provare, per verificare.
Anche a Milano c’è un locale che si ispira in qualche modo alla cucina ligure, ha in staff uno chef che viene da Moneglia e cucina il pesce con stile ligure, senza fronzoli e propone il batti batti, la cicala del mar Ligure. Il proprietario e ideatore, Riccardo Minati, titolare nel capoluogo milanese dell’Osteria del Batti Batti e anche della Trattoria del Corso, afferma: “ La nostra è una cucina mediterranea, come matrice di base. Ma da molti anni frequento la Liguria e la sua riviera. Conosco la cucina ligure e la trovo molto buona. In questa cucina e nel suo stile ho trovato ispirazione per il mio nuovo locale, aperto un anno fa, l’Osteria del Batti Batti appunto, che già nel nome fa un omaggio alla terra ligure e che ha nella sua cucina la forza dei sapori, degli aromi e della semplicità”.
Mauro Pecchenino