Alla fine di febbraio, è stato infatti inaugurato in due locali di Roma e Milano il nuovo sistema di spillatura Modular20, che migliora la qualità della birra riducendone l’impatto ambientale.
Una tecnologia che, sostituendo i classici fusti di acciaio con fusto in PET e non aggiungendo CO2, permette una riduzione delle emissioni equivalente a una piantagione di 171.000 alberi.
Perché, secondo quanto calcolato dalla Carlsberg, questo sistema abbatte le emissioni del 31% e, grazie all’impiego dei fusti in PET, il consumo energetico del 21%.
Come dichiarato dall’ad di Carlsberg Italia, Alberto Frausin: ““Considerando gli impatti ambientali generati dal quantitativo totale di birra Carlsberg distribuito nell’anno 2010 tramite fusti tradizionali e confrontandoli con quelli distribuiti tramite fusti in PET, emerge una valutazione nettamente a favore del PET. Con Modular 20 si hanno emissioni di CO2 evitate pari a quelle assorbite in un anno da 427 ettari di bosco e un risparmio di energia equivalente a quella necessaria a illuminare uno stadio per 2696 partite di calcio”.
Intanto, siamo 1 a 0 per Carlsberg.
[foto da foodweb.it]