Da: La Stampa.it
La voce di Lina Makhoul incanta Israele
La 19enne araba vince “The Voice”
incanta i giudici
di “The Voice”
Non c’è barriera culturale che la musica non possa superare. E non è un caso che per la sua ultima performance Lina Makhoul abbia scelto proprio di cantare quell’“Hallelujah” di Leonard Cohen che è un’ode alla vita e all’amore. La sua interpretazione morbida, a tratti sofferta e intimamente toccante la scorsa notte è valsa alla diciannovenne arabo-cristiana, alla sua prima esperienza televisiva, la vittoria della versione israeliana reality “The Voice”. Dopo tre mesi di battaglia in diretta sul piccolo schermo, ora la giovane, nata nel sud del Libano, potrà coronare il sogno di un contratto discografico e una borsa di studio per una prestigiosa scuola di musica.
Oltre il 40 per cento dei telespettatori israeliani ha seguito la finalissima che ha “incoronato” Lina come voce più bella che ha incanto i giudici con una serie di noti brani musicali che spaziavano dal repertorio della celebre cantante araba Fayrouz a quello della star statunitense Whitney Huston.
Ma il pubblico ha amato anche per la sua fortissima personalità la Makhoul, che – ha raccontato in diretta – è stata anche vittima di episodi di razzismo durante le riprese del popolare show televisivo. Con la proclamazione della sua vittoria, Lina è stata portata in trionfo dagli organizzatori, assieme con i familiari giunti dalla località di Akko, S. Giovanni d’Acri. E così ha salutato i suoi fan: «Grazie per avermi ascoltato, aver creduto in me e messo la musica al primo posto».