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la cura

Creato il 19 ottobre 2011 da Occhio Sulle Espressioni
la curaHardgore
1974
Stati Uniti d'America
Regia: Michael Hugo
Anno Domini 1974: gli Stati Uniti possono da poco usufruire dell'ufficialità pornografica, e titoli come Mona e Gola profonda, sono ormai una realtà commerciale. Stiamo parlando di film ove sussiste anche una trama, mentre le sperimentazioni pure, senza influenze, erano già apparse agli albori del cinema.
Arriva questo titoletto che farebbe pensare ad una commistione eguale di adult e horror, ma l'ago della bilancia pende decisamente verso il primo genere; sta di fatto che ci troviamo davanti al primo mix dei due generi, cosa non da poco.
La protagonista Maria è ricoverata in una clinica, allo scopo di curare la sua ninfomania: peccato che nel luogo avvengano riti orgiastici, con tanto di sacrifici umani, necrofilia ed eventi lisergici.
Povero allo stremo, il plot e i lati gore sono una scusa per mostrare lunghe sequenze di sesso, tra l'altro senza arte né parte, noiose al giorno d'oggi, ma sicuramente allettanti al tempo.
Di interessante c'è il clima malsano imperante, che più che aumentare la qualità della pellicola, aiuta a renderla più cult, più oscura, un oggetto più importante da nominare e possedere che da godere. Ad aumentare questo aspetto c'è l'assenza di credits di apertura e di coda, addirittura non viene nominato neanche il regista Hugo. Gli interpreti, risalendo ai nomi, si connotano per essere interpreti di genere.
Se pare che certi virtuosismi di camera sia forzati, se fa capolino anche un microfono, bisogna invece riconoscergli una certa visionarietà di stampo "seventies", con punte d'effetto nella sala "obitorio" e nel pessimistico finale.
A chi scrive ha riportato alla mente il qui recensito The Forgotten.
Si abbeverino fan di weird exploitation.

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