Le storie del rugby: così affascinanti da farne motivo in sé di amare questo sport. Figurarsi se poi riguardano il più antico, per quel che si sa, tra i tornei a squadre ancora disputati: la Currie Cup, da qualche anno sponsorizzata Absa.
Correva l'anno 1890 e la squadra inglese s'imbarcava alla volta della Colonia del Capo, per la prima tourneée Australe della storia del rugby. Il titolare della linea da e per Capetown, l'armatore Sir Donald Currie era conosciuto e stimato in Patria e nella Colonia, tanto da venire incaricato di delicate mediazioni diplomatiche per conto della Corona con l'Orange Free State e il Transvaal allora indipendenti. Sir Currie aveva deciso di celebrare il primo tour con un lascito per la Colonia: consegnò al capitano inglese una coppa d'oro da lui commissionata a Garrard of London, i gioiellieri della Corona, assieme a precise istruzioni. In sintesi, la coppa avrebbe dovuto esser "presentata" alla prima squadra sudafricana che avesse battuto i britannici, per poi venire messa in palio tra squadre locali.
Le partite del tour, disputate l'anno dopo - ai tempi le trasferte duravano mesi, non giorni - videro gli inglesi sempre vincenti ma venne deciso di rispettare lo stesso i desideri di Sir Currie: il trofeo venne consegnato alla compagine che più li aveva impegnati, la rappresentativa del Griqualand West.
Di fatto la coppa venne "vinta" per la prima volta l'anno dopo 1892 da Western Province. Già in precedenza comunque quattro Province Sudafricane - Griqualand West, Transvaal (che fino al 1902 fu Stato indipendente), Eastern Province e Western Province avevano iniziato a confrontarsi: nel 1894 fu fondato il Rugby Board Sudafricano e per celebrare fu istituito un torneo a Kimberley, con una coppa d'argento a premio.
La Currie Cup era d'oro e la soppiantò, l'altra del 1894 è sempre rimasta nella bacheca di Western Province; di fatto però mica si giocava ogni anno: la logistica africana non era così agevole, in più il torneo veniva sospeso qualora ci fosse in casa una nazionale "turista". In quei primi decenni "a singhiozzo" il torneo fu dominato da Western Province; la riforma arrivò nel 1968 con la annualizzazione della competizione e l'istituzione delle Union Provinciali, allora coi nomi "coloniali", oggi diventate 14 (vedi figura in basso).
Sono questi gli anni della "striscia" di 16 vittorie consecutive del Northern Transvaal oggi Blue Bulls. Emerse Naas Botha, 11 volte in finale in tre decenni, ancora il miglior realizzatore del torneo (1699 punti fatti, il secondo è Wilhelm DeWaal recentemente passato per Treviso, con 1412).
Complessivamente Western Province conta 33 vittorie (l'ultima l'anno scorso, dopo un digiuno di 11 anni), Northern Transvaal/Blue Bulls 23, Transvaal/Golden Lions 10 (ultima nel 2011) Natal Sharks 6 (ultima nel 2010), (Orange) Free State Cheetahs 4 (ultimo nel 2007), Griqualand/Griquas 3 (ultimo nel 1970), Border Bulldogs 2 (tutti in comproprietà, l'ultimo nel 1934).
L'edizione di quest'anno della Currie Cup si distingue: per la prima volta nella storia, il torneo delle Province Sudafricane non avrà come unico premio l'antica coppa d'oro. Stavolta c'è anche un premio in denaro, un montepremi di 5 milioni di rand (circa 350.000 euro, ma laggiù la vita costa decisamente meno che da noi) da spartire: la Provincia vincitrice prenderà 1,8 milioni (125.000€ circa), col vincolo di spenderne 200.000 nelle Accademie provinciali; la seconda classificata avrà 1,2 milioni; 1 milione andrà alla vincitrice della First Division e 500.000 alla finalista di tale "Serie A"; sono stati istituiti anche piccoli compensi monetari per prima (15.000€) e seconda (3.500€) dei tornei Under21 e Under19.
L'altra novità dell'anno sta nella Coppa in sè. La storia ultracentenaria di cambi di bacheca e celebrazioni hanno inevitabilmente comportato qualche ammacco nel Trofeo, soprattutto nel "becco" o braccio. Ma gli sponsor a questo servono, oltre all'istituzione del premio in denaro: l'antica brocca d'oro è stata mandata ad esser restaurata dov'è nata, a Londra presso la maison Garrard. E' tornata in Sudafrica rimessa a nuovo in tempo per il vernissage del torneo Currie Cup - Premier Division 2013 (nella foto al captain's run), l'anticipo nella serata di venerdì a Durban tra Sharks col nuovo allenatore Brendan Venter e i gloriosi Griquas eredi dei primi vincitori del trofeo.
Come è andata la prima: in linea con l'incertezza sovrana in un torneo a sei compagini molto equilibrate, cioè bene per gli ospiti e meno bene per l'head coach debuttante. I Griquas han prevalso per 30-32 nonostante tre mete subite contro due (doppietta di Jaques Botes, nr.8 sostituto dell'ultima ora del capitano degli Sharks Keegan Daniels, a referto ma rimasto a casa). Sul piano numerico la gara è stata risolta dall'otto su otto dell'ala piazzatrice Nico Scheepers, mentre Butch James dall'altra parte si limitava a trasformare le tre mete e piazzare tre punizioni. I Griquas partivano bene, 13 -0 nel primo quarto ma gli Sharks pareggiavano con una meta di Botes favorita dal mediano Charl McLeod, uno dei sei (ex-)Springboks in squadra e recuperavano 20-16 prima dell'intervallo. Pareva fatta per i padroni di casa alla terza meta nella pioggia dell'altro Boks Lwazi Mvovo, ma i piazzati dell'ala vista nei Cheethas e un'ultima sua fuga combinata con il rincalzo Carel Greef, contribuivano a raffreddare l'ambiente.
Sabato in programma MTM Lions - Free State Cheethas e Western Province - Blue Bulls, oltre al compimento della settima giornata della First Division.