Nonostante il freddo e la pioggia monsonica, la primavera è dietro l'angolo. Abitini scollati, minigonne, sandali, fanno da padroni all'interno dei negozi del centro, e tutto questo ben di DIO necessita una preparazione adeguata.
Una di quelle cose necessarie, fondamentali per la spring-summer è la dannata ceretta.
La depilazione è una maledetta schiavitù femminile. Ogni quindici, e se sei fortunella venti giorni, hai l'appuntamento fisso con l'estetista.
Per avere gambe, braccia e inguine perfette, nei prossimi mesi la mia migliore amica è proprio lei:la cera. Non è tanto la questione sofferenza ad essere invalidante, ma proprio l'idea di essere in qualche modo vincolata alla questione PELI.
La bella stagione è sinonimo di vita, di salute, di energia, ma anche di Depliazione. Loro crescono, e lo fanno anche più velocemente. Sono sempre in agguato sotto la tua pelle, sulle dita dei piedi, sul malleolo, sul ginocchio e quando pensi di aver sofferto abbastanza e desideri respirare, sai che è tutta una mera illusione.
I Peli sono esseri, inutili, privi di significato e senza nessun valore aggiunto.
Il doppio legame che si crea tra me e la ceretta è qualcosa che crea dipendenza, ma non assuefazione, perchè ogni volta il dolore è sempre lo stesso, anzi durante la fase premestruale tende ad aumentare, in pratica come la metti la metti non c'è niente di positivo nel farsi strappare la pelle.
Esistono via alternative e meno dolorose, alla ceretta, come ad esempio il rasoio e la crema depilatoria. Per certi versi, questi metodi sono pratici e veloci, e soprattutto ti salvano dall'emergenze, ma in questione di schiavitù sono veramente i numeri uno. Il rasoio ha tanto di pedigree per condurti sull'orlo di una crisi di nervi.
Risultato: una vita di depilazione.
Forse, perchè se guardo mia nonna che ha 89 anni, continua a farsi fare baffi, sopracciglia e gambe.
Allora penso: è un male di famiglia? Speriamo di no, sennò sono messa male.
"Donna baffuta sempre piacuta", io dico anche no!
Non so perchè questo detto fosse associato alla bellezza, non l'ho mai capito, anzi trovo al quanto bruttina una donna che non si depila le ascelle, o l'inguine e proprio questo fattore mentale e di conseguenza estetico che crea dipendenza e vortici senza fine.
Detto questo, per alleggerire il tutto (ma forse è solo ciò che mi racconto) decido, durante la primavera, di fare un contratto con la mia estetista prenotando la depilazione totale o parziale con scadenza, perchè trovare un posto libero nel pieno della stagione estiva, si potrebbe trasformare in un' impresa titanica.
Così facedno due conti, sono dipendente da qualcosa che non mi trasmette nessun piacere, che devo pagare e che oltrettutto mi fa soffrire. Poi penso agli uomini, che avevano questa grande fortuna, sottolineo avevano, perchè molti di loro sono entrati in un tunnel senza fine!