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La danza della pioggia

Creato il 14 ottobre 2011 da Domenico11
La danza della pioggia
E ora si gufa! Sfacciatamente. Le previsioni del tempo per il fine settimana, da questo punto di vista, sembrano confortanti. Nel senso che il meteo dovrebbe essere pessimo. Temporali e piogge, concentrate proprio tra il ponte Sperone e la Badia. Guardare per credere: http://meteo.libero.it/italia/sudeisole/4giorni.php?lev=2&id=18.
Benissimo. Al solo pensiero di restare fuori divento verde per l’invidia. E per quale motivo, poi. Mi fossi infortunato durante una partita, come tantissime volte mi è capitato, sarebbe stato un onore. Un conto è combattere e rimanere ferito in trincea, altro ritrovarsi in infermeria per uno scivolone sotto la doccia.
Più o meno siamo là come paragone. Maledetti i funghi e chi per primo ha scoperto la loro commestibilità. Fa bene un mio amico, gran cercatore di porcini “nel” piatto. Lui non corre il rischio di volare, come è capitato a me. Vabbè, ormai è andata. Si spera soltanto che non sia nulla di grave. Mi scoccerebbe tantissimo appendere le scarpette al chiodo così. Ho sempre detto, specialmente qualche anno fa, quando un’infiammazione ai legamenti di un ginocchio mi faceva penare, che mi sarei ritirato soltanto dopo la rottura di un crociato, o qualcosa del genere. Però immaginavo una fine gloriosa, sul campo, non in fondo a un precipizio vicino alla “Cava del Barenzo”. E pensare che ultimamente stavo vivendo una seconda giovinezza, anche due-tre partite a settimana senza alcun problema muscolare.
Conosco il sorrisino e le obiezioni del Pulici. Come se avesse qualche merito nelle loro recenti vittorie. Ma quando mai. Tranquillo Mello, gli spegneremo il ghigno alla prima occasione, io e te, due Lazzari dalla pellaccia imperforabile. Chissà, magari per il mio rientro ci potrebbe essere pure Mario, così gli diamo un bentornato coi fiocchi. Intanto, danza della pioggia: se il match proprio non dovesse saltare, sarà una riedizione dell’indimenticabile partita sotto il diluvio tra scapoli e ammogliati nel film Fantozzi, terminata con l’apparizione di San Pietro sopra la traversa.

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