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La AAI Corporation, un'unità della Textron, azienda che produce per conto della Difesa americana, ha ricevuto 3 milioni di dollari di finanziamento dalla DARPA per sviluppare il Transformer TX, un veicolo in grado di essere guidato su terreni urbani e non, e di trasformarsi in velivolo.
Transformer TX dovrà essere in grado di sollevarsi verticalmente e di volare ad una quota massima di 3 mila metri, ad una velocità equivalente a quella di un aereo leggero da turismo e trasportando un carico di circa 300 chilogrammi.
Non si tratta soltanto di un veicolo in grado di diventare velivolo, ma ci sarà dietro anche una sorta di sistema di guida automatico, che lascerà libertà di movimento al guidatore una volta in volo, e che non costringerà il pilota ad effettuare un addestramento aggiuntivo.
Il design di base è stato ereditato dalla Carter Aviation Technologies, che ha sviluppato il concetto di "elicottero composito" per la realizzazione di velivoli civili ad uso personale. Transformer TX, a differenza del modello civile della Carter Aviation, sarà in grado di trasportare fino a 4 soldati, sollevandosi da terra quando necessario.
Il Transformer TX sarà un elicottero-aeroplano leggero dotato di rotori e ali retrattili, che si disporranno longitudinalmente sul tetto in caso di utilizzo come veicolo. Non è un vero e proprio elicottero, dato che non potrà fare affidamento sulle stesse capacità di manovra di un elicottero tradizionale, anche se sarà possibile sollevarsi in volo verticalmente senza tuttavia poter stazionare in aria.
Si tratta, sostanzialmente, di un girocottero (o autogiro), un velivolo a pale che sfrutta il motore per fornire spinta come un aeroplano, mentre il rotore gira in folle, senza essere alimentato dal motore. L'approccio della Carter Aviation, che verrà sfruttato come base per il design di Transformer TX, è definito "slowed-rotor/compound", e comporta essenzialmente un controllo della rotazione delle pale per ottenere velocità superiore a quella di un elicottero tradizionale.
Lo scopo principale è quello di creare un mezzo di ricognizione e trasporto leggero in grado di sollevarsi da terra di fronte a possibili minacce: autobombe, sospetti ordigni esplosivi o ostruzioni stradali.
L'autonomia sarà di circa 400 chilometri con un pieno, e il carburante sarà immagazzinato nelle ali; cosa che suscita qualche dubbio sulla sicurezza del veicolo, dato che le ali rappresentano un bersaglio esposto e raggiungibile da razzi o armi leggere tradizionali.
Altro dubbio che rimane è quello relativo alla sicurezza dei soldati: un veicolo di questo tipo, sostanzialmente un'auto volante, non potrà essere schermata a sufficienza coi materiali tradizionalmente utilizzati per le corazze, dato che dovrà essere abbastanza leggera da non consumare troppo carburante e mantenere le performances promesse durante il volo.
In ogni caso, si inizia ora lo studio di fattibilità, che rappresenta la prima fase del progetto. Saranno analizzate idee per la corazza, per il sistema di propulsione, per lo sviluppo di materiali leggeri e resistenti e per la creazione del sistema di volo automatico.
Questa prima fase avrà termine nell'autonno 2011. Se il progetto dovesse proseguire, nel 2013 si avrà un primo prototipo parziale, che dimostrerà se si è trattata di un'idea vincente o se siamo di fronte all'ennesimo caso di soldi dei contribuenti spesi a vuoto.
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