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La dc comics degli altri: francia voci e supposizioni sul programma editoriale della urban comics (dargaud)

Creato il 19 settembre 2011 da Comixfactory

LA DC COMICS DEGLI ALTRI: FRANCIA VOCI E SUPPOSIZIONI SUL PROGRAMMA EDITORIALE DELLA URBAN COMICS (DARGAUD)

il logo della Urban Comics, sottoetichetta della Dargaud che
 si occuperà in Francia della pubblicazione
dei fumetti editi dalla DC Comics


Dopo l'annuncio a sorpresa nel quale si comunicava che non sarebbe stata più la Panini Comics a pubblicare i fumetti della DC sul mercato francese, e nel quale si annunciava contestualmente di Batman, Superman e Co. si sarebbe occupata la Dargaud, il fandom d'oltralpe ha iniziato a domandarsi con sempre maggiore curiosità quale sarebbe stato il futuro delle loro pubblicazioni preferite (un po' come sta accadendo in questi giorni nel nostro paese).
In attesa che questo velo di silenzio sia infranto dalle prime dichiarazioni ufficiali dei collaboratori della casa editrice francese, sui siti web d'oltralpe cominciano a circolare le prime ipotesi e supposizioni. Dal momento che Francia, Spagna e Italia stanno vivendo, per quanto riguarda i personaggi della DC, un momento simile vi riporto alcune delle cose lette su internet.
Iniziamo dalle poche certezze: il primo passo compiuto dalla Dargaud, dunque, è stato quello di creare una nuova etichetta editoriale denominata Urban Comics (QUI potrete consultare la loro pagina facebook) che inizierà ufficialmente la propria attività editoriale a partire dal primo gennaio 2012. A partire da questa data alla Panini Comics non sarà più consentito produrre nuovi fumetti (né potrà ristampare titoli già pubblicati in precedenza) né, a quanto pare, le sarà consentito distribuire gli arretrati già disponibili in magazzino (e questa, in tutta sincerità, mi sembra una cosa abbastanza strana; in genere dalla data di scadenza dei diritti fino a quella in cui non è più possibile commercializzare quelli già pubblicati intercorre almeno un anno); i librai potranno invece continuare a vendere i titoli che hanno stoccato in magazzino prima della data di avvicendamento tra i due editori. La Panini, quindi, ha invitato i librai ad affrettarsi a fare riordini dei volumi che desiderano continuare ad avere disponibili; non essendo stati ancora ufficializzati i programmi editoriali della Urban Comics non si sa per quanto tempo titoli come Watchmen o il Ritorno del cavaliere oscuro potrebbero non essere disponibili sul mercato. Tutti i volumi invenduti entro il 31/12/2011 saranno mandati al macero (quindi i lettori francesi dovranno accaparrarsi rapidamente i volumi che saranno pubblicati da qui alla fine dell'anno...).
Ma come saranno pubblicati i titoli della DC? Sul web c'è molta curiosità, accompagnata da alcune certezze. Il materiale prodotto dalla DC Comics in Francia, come in Italia e presumibilmente in tutta Europa, non è popolare, amato e seguito come quello Marvel. In poche parole, a detta del fandom francese, la DC è meno popolare e, quindi, vende di meno rispetto alla Marvel (e visto la mole esigua di pubblicazioni pubblicate dalla Panini in Francia non stento a credere a questa analisi). Per questo motivo i lettori ipotizzano un lancio in edicola solo di alcune collane (quattro o cinque) i cui protagonisti saranno gli eroi più popolari; su una cosa i lettori non hanno dubbi, si partirà direttamente con il DC Relaunch. In fumetteria, probabilmente, verranno pubblicate in volume le serie più significative lasciate inedite a causa del reboot e dell'avvicendamento tra Panini e Dargaud. Flashpoint e alcune miniserie collegate all'evento saranno pubblicate in una pubblicazione speciale... tutto il resto sarà limbizzato.
Inutile dire che si parla di fantaeditoria, ma c'è un elemento concreto che risulta molto preoccupante. Se l'embargo rispetto agli arretrati dovesse essere esteso anche alla Planeta De Agostini, vi immaginate a quante difficoltà andremmo incontro noi lettori italiani? Con la RW Lion impegnata a pubblicare Flashpoint e a rilanciare in maniera massiccia e credibile tutto il cosmo narrativo della DC, ci sarebbe spazio  per pubblicare volumi arretrati, magari già mandati in stampa di recente dal suo predecessore, che già hanno compiuto parte del  loro ciclo di vita? Un interrogativo inquietante che speriamo trovi risposta (e smentita) al più presto.

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