Pourquoi? Per le lingue di fuoco del vulcano, quelle della Sciara, che quando raggiungono il mare portano la temperatura dell'acqua a 90 gradi. Beh, mi sembra un motivo inappuntabile. Mi chiedo solo perché l'unica spiaggia italiana da evitare sia proprio quella di Stromboli, la cui unica colpa è essere uno dei vulcani attivi più importanti al mondo (non a caso geologi e vulcanologi hanno classificato a livello internazionale la "fase stromboliana" per descrivere l'attività eruttiva esplosiva di media intensità con lancio di lapilli e ceneri).
La guida di Libération non ha sicuramente la pretesa di essere "scientifica" e riconosco anche una certa ironia in alcune descrizioni. Mi lascia solo perplesso, ripeto, che ci sia Stromboli. Non per puro campanilismo siculo. Certe colate laviche in Islanda o alle Hawaii possono essere pure più pericolose, temo.
L'ultima eruzione tragica dello Stromboli è quella del 1930: 5 morti e decine di feriti. Pare che allora, come già nel 1919, le esplosioni furono causate da infiltrazioni di acqua marina nel camino vulcanico (al contrario di quanto avvertono da Libé, fu l'acqua a entrare in contatto con il magma e non viceversa!, ndr).
Il monito di Libération è rivolto, ça va sans dire, al turista che, intelligente e avveduto, vuole scegliere con oculatezza la spiaggia ideale per le sue vacanze. Dubito infatti che dalla Francia si siano preoccupati dei disservizi e dei disagi con cui hanno a che fare quelli che a Stromboli ci vivono. Immagino che sull'isola, in particolare nel piccolo borgo di Ginostra, siano disposti a barattare un po' di acqua rovente con meno problemi logistici quotidiani, tipo le difficoltà nei collegamenti marittimi, la sospensione di certi servizi (postali, medici e idrici, per esempio), persino le messe razionate perché la chiesa è ancora da restaurare. O, per restare a Ginostra, gli impianti elettrici vecchi che costringono i pochi residenti a continui blackout. E così qualche settimana fa alcuni ginostrani si sono rivolti addirittura alla cancelliera tedesca Angela Merkel, pregandola di portare all'Unione Europea le istanze del borgo. No, amici francesi, non è un sussulto estremo di europeismo, è che a Ginostra il 20% degli abitanti (10 su 50) è tedesco, di quei nordici che a Stromboli sono arrivati nonostante l'acqua calda. Sempre lì, a Ginostra, fino all'autunno scorso, il problema era la mancanza di una sezione elettorale per i 37 elettori del borgo, che solo dalle politiche 2013 hanno potuto votare senza doversi spostare in barca da un'altra parte dell'isola.
Se poi a Libération non sono cinefili e preferiscono la letteratura, ricordiamo che già nel 1864 il loro connazionale Jules Verne ambientò a Stromboli la conclusione di Viaggio al centro della terra.
Un po' di rispetto, colleghi transalpini. Sapete come lo chiamano i suoi abitanti, lo Stromboli? Iddu, Lui. E pazienza se erutta e l'acqua si fa troppo calda ogni tanto. Come direbbe lo zio di Johnny Stecchino, «iè la natura».