
Sta per arrivare in Italia un sistema automatico e diretto per sequestrare siti esteri, di qualsiasi tipo: da Wikileaks a giornali online stranieri; da blog a video amatoriali. E' quanto sostiene una campagna che partirà oggi pomeriggio, firmata da numerose associazioni e inviata in forma di lettera aperta indirizzata al Parlamento.
Che cosa potrebbe succedere? "YouTube, che ha server in Irlanda, diventa irraggiungibile dall'Italia per un singolo video pirata", dice per esempio Sarzana, secondo cui inoltre la tutela del copyright potrebbe essere il pretesto per sequestrare siti o blog con contenuti sgraditi a qualcuno. "Nella trappola potrebbe capitare anche Wikileaks. Basta che qualcuno affermi che uno di quei documenti riservati viola il diritto d'autore e verrebbe sequestrato l'intero sito. Quando il server è all'estero, infatti, non si possono colpire i singoli file o pagine incriminate". Certo, i membri dell'Authority hanno ribadito che quella delibera serve solo a tutelare il diritto d'autore. "ma non conta quello che dicono a voce, bensì ciò che c'è scritto. E quello che c'è scritto dà gli strumenti per censurare siti e contenuti posti all'estero", continua Sarzana.
"Per scongiurare che tutto ciò avvenga in modo silenzioso, ci appelliamo all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni affinché effettui una moratoria sulla nuova regolamentazione sul diritto d'autore", si legge nella lettera. "Temiamo che i compiti che la regolamentazione affiderebbe all'Autorità Garante assumeranno dimensioni difficilmente gestibili dalla stessa Autorità e porteranno presto ad una congestione a cui seguirà probabilmente approssimazione o mera discrezionalità". I firmatari chiedono infine che sia il Parlamento, e non l'Authority, a partorire una nuova legge sul diritto d'autore.