Costi esorbitanti per le numerose società partecipate dallo Stato. E’ la Corte dei Conti a denunciarlo e parla di una spesa complessiva, solo nel 2013, di ben 26 miliardi di euro. E’ questo quello che emerge dai dati contenuti nella requisitoria del procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola.
(besnatecivica.it)
I costi delle società partecipate dallo Stato. Le numerose società partecipate dallo Stato sono costate circa 26 miliardi di euro nel 2013. E’ quanto emerge dai dati contenuti nella requisitoria orale del procuratore generale presso la Corte dei Conti, Salvatore Nottola, nel giudizio sul rendiconto generale dello Stato che mostra l’urgenza di un intervento per “una ristrutturazione organica e complessiva, che preveda regole chiare e cogenti, forme organizzative omogenee, criteri razionali di partecipazione, imprescindibili ed effettivi controlli da parte degli enti conferenti e dia a questi ultimi la responsabilità dell’effettivo governo degli enti partecipati”.
Il numero variabile delle società partecipate. Il numero delle società partecipate, nel corso degli anni, non è fisso visto che sono soggette a frequenti modifiche dell’assetto societario. All’atto dell’ultima rilevazione della Corte dei Conti, però, quelle partecipate dallo Stato erano cinquanta. Quelle partecipate dagli enti locali 5.258 (alle quali vanno aggiunti 2.214 organismi di varia natura: consorzi, fondazioni, ecc.).
I costi nel 2011, nel 2012 e nel 2013. Il movimento finanziario indotto dalle società partecipate dallo Stato, costituito dai pagamenti a qualsiasi titolo erogati dai ministeri nei loro confronti ammonta a 30,55 miliardi nel 2011, 26,11 miliardi nel 2012 e 25,93 nel 2013. Il “peso” delle società strumentali sul bilancio dei ministeri è stato di 785,9 milioni nel 2011, 844,61 milioni nel 2012 e 574,91 milioni nel 2013; quanto agli enti partecipati dagli enti locali, un terzo è in perdita.