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La Deputazione Generale della Fondazione MPS si deve dimettere

Creato il 07 giugno 2012 da Tuttoapost

Stamattina nel Consiglio Provinciale di Siena abbiamo discusso di Fondazione MPS. Qui l’intervento completo, di seguito il comunicato stampa che ne è scaturito:

“Credo che alla luce di quanto è successo, tutti e 16 i Deputati della FMPS dovrebbero trarre le conseguenze e rassegnare le proprie dimissioni”, lo ha dichiarato, questa mattina durante la seduta del Consiglio provinciale a Siena, Antonio Giudilli, Capogruppo Idv in Provincia e Coordinatore provinciale Idv Siena. “Lo devono fare, non solo alla luce di quanto esposto finora, ma anche e soprattutto per non aver saputo mantener fede a quello che, dopo il passaggio da Istituto di Diritto Pubblico a SPA, era il mandato implicito della città: salvaguardare il patrimonio della Fondazione e conservare la senesità della Banca MPS. Hanno fallito su tutta la linea e quindi devono dimettersi. Credo anche che, a questo punto, anche l’Ente nominante Provincia debba richiamare gli amministratori della Fondazione alle loro responsabilità soggettive ed oggettive e valutare, eventualmente e se necessario, di intraprendere azioni di rivalsa nei loro confronti”.

“Sottolineo inoltre – ha proseguito Giudilli – che l’interesse della Fondazione non necessariamente coincide con l’interesse della Banca, anche se alla sua capacità di reddito è strutturalmente legata. E’ necessario perciò, porre massima attenzione – e noi lo faremo – alle soluzioni che verranno proposte, a partire dall’aggiornamento del Piano Industriale che verrò presentato dal CdA della BMPS nei prossimi giorni, per uscire da una pericolosa crisi strutturale di entrambi i soggetti, Banca e Fondazione”.

“E’ vero che l’attuale congiuntura economica, lo scenario internazionale, la pressione dei mercati finanziari abbia condizionato non poco l’andamento del titolo MPS e con esso l’ultimo risultato di gestione, ma è altrettanto vero che ad aver condotto la Banca e la Fondazione nelle attuali condizioni siano state le scelte sbagliate adottate dagli uomini che hanno guidato i due importanti istituti negli ultimi anni”, ha spiegato Giudilli dai banchi del Consiglio. “Non si può prescindere da questo. Uomini che spesso avevano una bandiera, un colore politico. E’ vero: noi siamo la politica e la politica secondo Idv deve restare fuori dalle banche. E invece in MPS la politica in questi anni c’è stata. Ha fatto sentire il suo peso. Ha messo nei vari Cda i suoi uomini più influenti. E ha messo anche gli amici degli amici. E a volte anche qualche nemico dell’amico. E’ tutta qui la ragione dello sfascio: quando si è prediletto l’appartenenza politica rispetto alle competenze, quando importanti ruoli apicali sono stati affidati a Tizio perché di quel partito, anziché a Caio perché con quel curriculum, ecco che si è dato la via all’inizio della fine. E il ragionamento vale anche per la Fondazione, il quale organo di indirizzo, la Deputazione Generale, lo sappiamo tutti, è nominata praticamente da due uomini – Sindaco di Siena e Presidente della Provincia – i quali tranne che in rarissimi casi, hanno prediletto nominare ex sindaci, ex amministratori di partiti politici, insomma uomini di loro fiducia per ruoli delicatissimi”.  

“Crediamo infine – ha concluso Giudilli – che sia indispensabile intraprendere quanto prima il percorso che porti alla modifica dello Statuto della Fondazione MPS poiché, e noi di Italia dei Valori lo diciamo da anni, è la fonte delle storture attuali e delle drammatiche condizioni in cui versa la Fondazione”.



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