Sabato 9 dicembre si svolge l'ultima partita del torneo di Apertura argentino, già vinto dal Velez Sarsfield. Il Boca Juniors affronta il Godoy Cruz in una partita che per la classifica non ha nulla da dire. In questione c'è una stagione del Boca deludente e molto criticata dai tifosi: sul banco degli imputati l'allenatore Falcioni e il Presidente della società xeneize Angelici. Ma c'è molto di più in questa giornata, c'è molto da festeggiare. In primo luogo il ritorno nella Bombonera del “loco” Martin Palermo e del “pato” Roberto Abbondanzieri, idoli della società gialloblù e da due settimane rispettivamente allenatore e vice-allenatore del Godoy Cruz.
In secondo luogo la despedida del “flaco” Rolando Schiavi: dopo qualche settimana di indecisione e dopo un torneo deludente, il 39enne difensore ha deciso infatti di porre fine alla sua carriera nonostante rimanga qualche voce che lo voglia vicino al campionato cinese, ma sarà più probabile vederlo presto al fianco dei vecchi compagni di squadra nello staff tecnico del Godoy Cruz. Ho avuto la fortuna di poter godermi lo spettacolo nel caldo pomeriggio bonoarense, nonostante la sfortuna di sedermi nella curva del Godoy dato che il Boca, a causa di un numero eccessivo di tifosi, vende biglietti solo ai soci del club. Ciò non ha tolto nulla alla magica atmosfera che si respira alla Bombonera.
La partita inizia con un Boca svogliato e poco coordinato, mentre il Godoy propone un calcio offensivo e vivace nonostante il quale il gol non arriva. Finisce 0 a 0 la prima parte del match, con la doce (ovvero gli ultras del Boca) che inneggia il nome di Riquelme, idolo dei tifosi e da qualche mese giocatore senza contratto dopo gli attriti con la società. Non si risparmiano gli insulti all'allenatore Falcioni e al Presidente, rinchiuso nella sua tribuna privata. Sorprendentemente in tempo (così per i ritmi argentini) inizia il secondo tempo, con un Boca più attivo, ma senza fortuna: il migliore è Erviti, rapido esterno di sinistra in duo con l'altro veterano Clemente Rodriguez. Ma a passare in vantaggio è il Godoy con il panamense Armando Cooper, i fischi e le urla del pubblico si lamentano, i tifosi del Godoy al settimo cielo, ma l'euforia dura un paio di minuti: il “tanke” Silva (la cui esperienza alla Fiorentina non gli ha reso onore) tenta per quattro volte di mettere la palla in rete ma alla fine il tiro vincente è quello di Guillermo Matías Fernández. La partita si fa più vivace, il tabellone inizia a mostrare l'immagine di un numero 2 dorato, il numero che Schiavi porta sulla schiena.
Alex da Frè