In Toscana, vicino a Castiglione della Pescaia in provincia di Grosseto, nella Maremma, esiste un'ampia zona umida costiera, regno incontrastato di molte specie animali: la riserva della Diaccia Botrona.
Nome arcaico, bello.
Facile adesso interpretare il nome, la Diaccia Botrona non era altro che una fossa di acqua fredda.
[Eh sì, da piccola me lo son sentita dire "non entrare in quel botro!" riferito ad una vasta e profonda pozzanghera di acqua particolarmente fangosa e sporca dove stavo distrattamente entrando.]Con i suoi 700 ettari la Diaccia Botrona è tra le prime 8 aree umide italiane per numero di anatre ospitate.
Qualche anno fa è stato fatto il censimento degli uccelli acquatici svernanti, il Centro Ornitologico toscano ha monitorato per 15 giorni la Diaccia Botrona. In quell'occasione sono stati individuati 19.000 individui tra anatre e oche, un numero superiore a tutte quelle del resto della Toscana messe assieme. In questa sola riserva sono stati contati 11.032 esemplari di Fischioni, rispetto ai 1.240 del resto della Toscana.
tramonto alla Diaccia Botrona
Per le Oche selvatiche (1.200 individui) è stato censito il valore più alto in assoluto registrato fino ad oggi in Italia.
In Diaccia-Botrona hanno svernato i contingenti più numerosi della regione di :Volpoca, Alzavola, Codone, Fischione, Germano reale, Mestolone, Pivieressa, Gambecchio e Piovanello pancianera.
Volpoca
Alzavola
Germano reale
Codone
Fischioni in volo
Mestolone
Per il Fischione e la Pivieressa è stato raggiunto il valore massimo storico dei censimenti toscani. Non sono mancate specie svernanti rare, inconsuete o particolarmente vistose e spettacolari come il Fenicottero, il Falco pescatore, il Falco di palude, l'Albanella reale, l'Avocetta, la Spatola, la Pittima reale, grandi contingenti, ma anche grande varietà di specie diverse.
Insomma, se siete da quelle parti e amate la natura e ... le papere non potete non andarci a fare un giro!
come raggiungere la Diaccia Botrona